venerdì, Aprile 19, 2024
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“Non ne possiamo più”: attivisti affiggono cartelli alla porta del ministero in segno di protesta

Oggi alcuni attivisti hanno attaccato dei cartelli alla porta del Ministero degli Interni, chiedendo giustizia nei casi di violenza domestica in vista della marcia di protesta per la Giornata della Donna che si terrà mercoledì.

I cartelli raffigurano le vittime di violenza domestica Bernice Cassar e Rita Ellul, oltre a slogan che recitano “non ne possiamo più” e “giustizia ritardata, giustizia negata“.

In una dichiarazione, gli attivisti hanno denunciato l’inazione della polizia nel corso degli anni. Hanno detto che l’azione della polizia avrebbe potuto prevenire gravi crimini come la violenza domestica e il femminicidio.

Il Ministro degli Interni Byron Camilleri e il Ministro della Giustizia Jonathan Attard hanno ripetutamente promesso di attuare le giuste riforme e di aumentare le risorse, ma non hanno mantenuto la promessaAttivisti contro le violenze domestiche e di genere

Il tema della protesta di quest’anno – Women United Against Injustice (Nisa Magħqudin għax mill-Ġustizzja Mċaħdin) – è stato scelto dopo aver constatato le numerose ingiustizie che le donne devono affrontare, soprattutto quando cercano giustizia attraverso le nostre istituzioni.

“Solo negli ultimi mesi, abbiamo assistito a sentenze insensate e a lunghi anni di attesa per l’adozione di provvedimenti o per ottenere giustizia, come nel caso di Sion Grech. Abbiamo anche assistito a casi di colpevolizzazione delle vittime, come le menzogne infondate nel caso di Andrea Prudente. È chiaro: il nostro sistema giudiziario è in realtà un sistema ingiusto per le donne. Le donne subiscono ingiustizie a causa delle disuguaglianze insite nella nostra società patriarcale”

La marcia di protesta si terrà mercoledì alle 17.30. I partecipanti si incontreranno vicino alla Fontana del Tritone a Floriana e la marcia terminerà davanti al tribunale.

La protesta è organizzata da Moviment Graffitti, MGRM, Doctors for Choice, Women’s Rights Foundation e Young Progressive Beings.

È inoltre appoggiata da aditus, Malta Women’s Lobby, Merħba Bik, Women for Women, YMCA, Migrant Women Association Malta, Integra, ARC, IVY, Dance Beyond Borders, Allejanza Kontra l-Faqar, MAWB, Men Against Violence e Għajjejt u Xbajt.

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