La casa colonica esistente diventerà una guesthouse con otto camere da letto. Foto: PA. Inquadratura: Lydia Abela. Foto: Matteo Mirabelli
All’inizio del mese è stata approvata una richiesta di pianificazione, presentata dalla moglie del Primo Ministro Robert Abela, per convertire una casa colonica di Gozo in una guest house.
La casa colonica già costruita, all’interno dell’area di conservazione urbana di Xewkija, diventerà una guesthouse con otto camere da letto, piscina, cantina e area per la colazione.
La proprietà si estende per circa 1.910 metri quadrati, compresi il giardino e le aree esterne.
Anche la destinazione d’uso del casale è stata cambiata da residenziale a commerciale, indicando che, una volta terminati i lavori, sarà utilizzato come foresteria.
Nella sua corrispondenza con l’Autorità di Pianificazione, l’Autorità per il Turismo di Malta non ha riscontrato alcuna obiezione allo sviluppo, concedendo un Certificato di Conformità alla Politica Turistica. La proprietà dovrà comunque ottenere una licenza operativa per operare come pensione, ha osservato l’autorità.
I verbali della riunione del consiglio dell’Autorità di pianificazione mostrano che la richiesta è stata approvata all’unanimità il 2 febbraio.
Domande precedenti ritirate o abbandonate
La cascina è stata oggetto di diverse richieste di pianificazione nel corso degli anni.
Nel 2012, Abela ha ottenuto un permesso per costruire una piscina nel cortile della proprietà, ma i lavori non sono mai stati eseguiti. Il permesso è stato rinnovato nel 2017, ma ancora una volta i lavori non hanno avuto luogo.
Nel gennaio dello scorso anno, Abela ha anche presentato domanda per effettuare diverse modifiche alla proprietà, tra cui la costruzione di una piscina e di una palestra, ma la richiesta è stata ritirata settimane dopo.
La proprietà si è rivelata controversa nelle ultime settimane, con diversi rapporti che sostenevano che il Primo Ministro non avesse dichiarato pubblicamente l’acquisto della proprietà a Xewkija.
Sono state sollevate anche domande su come sia stata pagata la proprietà, visto che le sue dichiarazioni sul patrimonio personale sembrano essere rimaste invariate da un anno all’altro.
Rispondendo alle domande, Abela non ha dichiarato la proprietà, insistendo sul fatto che l’ha pagata con un assegno e “non un centesimo in contanti”.