L’eurodeputato David Casa ha presentato un’istanza in tribunale in merito alle rivelazioni riguardanti il fatto che le autorità non hanno indagato, né tantomeno perseguito, il commerciante d’auto e sospetto gangster Christian Borg per transazioni che avrebbero dovuto essere segnalate come a rischio di riciclaggio di denaro.
L’istanza è stata presentata sulla scia di un’inchiesta su presunte pratiche diffuse di riciclaggio di denaro e frode all’IVA.
“Tramite il mio avvocato Jason Azzopardi, ho presentato un’istanza al tribunale portando all’attenzione formale del magistrato di turno i fatti scioccanti contenuti nell’articolo pubblicato domenica scorsa da Jacob Borg”, ha dichiarato Casa in un comunicato.
Borg, che si era spesso vantato dei suoi legami con il Primo Ministro Robert Abela, sta affrontando accuse separate di rapimento e frode.
Il caso ha fatto notare che nessuno dei fatti denunciati è stato smentito, tra cui un’ingente somma di 100.000 euro depositata in 47 sportelli bancomat nell’arco di un mese.
“L’Unità di Investigazione sui Crimini Finanziari è in possesso di questi fatti da diversi mesi”, ha dichiarato Casa, “ma nonostante ciò non solo non ha agito, ma non ha nemmeno interrogato Christian Borg per chiedere spiegazioni”.
“Sento il dovere morale di fare questo passo”, ha spiegato Casa, sottolineando l’ipocrisia di coloro che vengono messi all’inferno per gestire i loro modesti fondi, mentre le persone “politicamente connesse” continuano a violare le regole per riciclare i loro milioni in piena vista della legge.
Questo, ha detto Casa, è ciò che sta causando il danno alla reputazione di Malta e il collasso dello Stato di diritto.
