venerdì, Marzo 29, 2024
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Gli avvocati accusano i sistemi giudiziari obsoleti per i ritardi giudiziari

I ritardi dei tribunali possono essere affrontati solo a seguito di una riforma delle attuali pratiche di lavoro e delle leggi di procedura per rendere il processo giudiziario più fluido e “più allineato al 21° secolo“, secondo il presidente della Camera degli Avvocati.

Oggi operiamo in un sistema con leggi procedurali e pratiche di lavoro che erano state concepite per consentire il funzionamento del sistema secoli fa, quando il volume del carico di lavoro dei nostri tribunali era significativamente inferiore

Louis de Gabriele

Malta deve aggiornare queste pratiche e poi fornire tutte le risorse necessarie ai tribunali e alle altre istituzioni che sono in qualche modo collegate al quadro giudiziario, ha detto.

La scorsa settimana, il Primo Ministro Robert Abela ha parlato di ritardi giudiziari “inaccettabili” in seguito all’assoluzione di due uomini accusati di aver ucciso il ventenne Sion Grech 18 anni fa. Abela ha suggerito che è giunto il momento che i tribunali tengano le udienze dopo le 13:00 per far fronte alla domanda.

Malta ha i ritardi giudiziari più lunghi d’Europa, con casi che spesso richiedono diversi anni per essere conclusi.

Lo scorso novembre è emerso che la vittima di femminicidio Bernice Cassar aveva sporto denuncia per violenza domestica contro il marito separato, ma il processo contro l’uomo, ora accusato del suo omicidio, era stato rinviato per 18 mesi. Ciò è dovuto all’elevato numero di casi di violenza domestica trattati da un solo magistrato.

Da allora, il governo ha pubblicato un bando pubblico per la nomina di nuovi giudici e magistrati. Il ministro della Giustizia Jonathan Attard ha dichiarato che la riduzione dei ritardi dei tribunali è una priorità assoluta per il governo.

Un portavoce della polizia ha dichiarato che gli agenti di polizia partecipano alle sedute dei tribunali ogni volta che viene loro richiesto. Se le sedute pomeridiane diventassero regolari, significherebbe che verrebbero nominate più sedute e “il carico di lavoro dei casi pendenti verrebbe ridotto

Una delle misure per risparmiare tempo menzionate dal ministro è stata l’eliminazione di un complicato processo di rinvio durante la fase di compilazione delle prove.

Conosciuto come rinvii, questo è il momento in cui le prove presentate in tribunale dall’accusa vengono rinviate all’ufficio del procuratore generale, al quale viene concesso un periodo di un mese per decidere come procedere. Questo può accadere più volte nel corso del processo pre-processuale.

Avvocati aperti all’idea delle sedute pomeridiane
De Gabriele ha osservato che i ritardi dei tribunali sono il risultato di questioni sistemiche che devono essere affrontate.

“La questione dei ritardi dei tribunali è complessa e non si risolve con un’unica misura: i ritardi nei diversi tribunali e nei diversi tipi di procedimenti non sono tutti causati da una stessa causa, e bisogna tenere in debita considerazione tutti i diversi tribunali e i diversi tipi di procedimenti”, ha dichiarato.

De Gabriele ha chiesto l’istituzione di un gruppo di lavoro composto da tutte le parti interessate, incaricato di esaminare e rivedere tali questioni.

Per quanto riguarda la possibilità di tenere le sedute dei tribunali dopo le 13.00, come suggerito da Abela, ha affermato che la Camera sarebbe disposta a prenderla in considerazione nel contesto di una serie di altre considerazioni. Tra queste, l’impatto che avrà sugli avvocati che gestiscono studi individuali e che dovranno partecipare alle udienze pomeridiane.

Julianne Grima, di Victim Support Malta, ha affermato che l’arretratezza dei tribunali è un problema internazionale e non solo maltese.

“L’estensione dell’orario dei tribunali è un approccio, ma deve essere affiancato da un approccio integrale al sostegno del sistema giudiziario attraverso un investimento in risorse e un metodo sostenibile che non ceda sotto la pressione di un sovraccarico di lavoro per i pochi giudici e magistrati che abbiamo a livello locale”, ha affermato.

Un portavoce della polizia ha dichiarato che gli agenti di polizia partecipano alle sedute dei tribunali ogni volta che viene loro richiesto. Se le sedute pomeridiane diventassero regolari, verrebbero nominate più sedute e “il carico di lavoro dei casi pendenti si ridurrebbe”.

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