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Il viceministro italiano indagato per aver venduto apparizioni personali

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L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha dichiarato martedì di aver aperto un’indagine nei confronti del viceministro della Cultura del governo del primo ministro Giorgia Meloni per la presunta accettazione di compensi lucrosi per la partecipazione a eventi.

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha dichiarato in un comunicato che l’indagine si concentrerà sulle “attività incompatibili con una carica di governo” di cui è sospettato il viceministro della Cultura Vittorio Sgarbi.

Sgarbi, storico e critico d’arte, ha intascato circa 300.000 euro da febbraio per le sue apparizioni a vari eventi culturali, come ha riportato la settimana scorsa il Fatto Quotidiano.

Sgarbi si è difeso, negando qualsiasi conflitto di interessi e affermando che le somme ricevute riflettono “un compenso per quello che ho fatto per tutta la vita, quello che fa qualsiasi scrittore o conferenziere: parlo di arte”.

Tra le apparizioni previste per il sottosegretario c’era il concorso di Miss Italia dell’11 novembre, per il quale Sgarbi avrebbe dovuto ricevere 10.000 euro per tre ore del suo tempo, secondo il giornale.

Gli organizzatori del concorso hanno poi dichiarato che Sgarbi non avrebbe partecipato.

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La legge italiana vieta ai funzionari statali di intraprendere “attività professionali o di lavoro autonomo” legate alla carica di governo a beneficio di enti pubblici o privati.

Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano non è intervenuto in difesa del suo sottosegretario, dichiarando a Il Fatto Quotidiano: “Non l’ho voluto io e infatti cerco di tenerlo a distanza e di rimediare ai guai che combina”

A giugno, Sgarbi ha preso la parola durante un evento museale durante il quale ha usato parolacce e fatto commenti sessisti sulle donne che vanno a letto, provocando lamentele da parte del personale del museo.

Venerdì a Bruxelles, la Meloni ha dichiarato ai giornalisti che avrebbe valutato la situazione dopo che l’antitrust avesse completato la sua indagine.