venerdì, Marzo 29, 2024
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Segreteria Pd: Nardella con Bonaccini

Stefano Bonaccini, governatore dell’Emilia Romagna dal 2014, si è candidato alla segreteria del Pd con l’appoggio del sindaco di Firenze, Dario Nardella. Lo hanno annunciato insieme sul palco del Teatro del Sale a Firenze.

Apro io questa conferenza stampa e lo faccio non senza una punta di emozione. Molti mi hanno chiesto perché non sei andato con una tua ipotesi di candidatura e io ho trovato dentro di me le ragioni della scelta di sostenere candidatura e di far confluire le mie idee, i progetti e tutta la rete di rapporti costruiti in queste settimane nel progetto con cui Bonaccini si candida a guidare il Pd.

Dario Nardella, sindaco di Firenze

Il sindaco fiorentino continua spiegando la sua scelta di non candidarsi e la sua fiducia nel gioco di squadra e nella possibilità di unire le forze per cambiare tutto il gruppo dirigente, dalla A alla Z.

Se metteremo al centro un confronto sui contenuti, costruendo una base comune di valori ed evitando uno scontro di potere personalistico, non solo potremo scongiurare la scissione ma volteremo pagina definitivamente rispetto al passato. […] Il Pd, pur avendo perso, parte da una base di più di 5 milioni di elettori e soprattutto da una rete di migliaia di amministratori nelle città italiane. Se faremo un congresso vero, di rigenerazione totale, e torneremo tra la gente, potremo essere nuovamente il primo partito italiano già alle prossime Europee.Dario Nardella, sindaco di Firenze

Durante la conferenza stampa, più volte Nardella si è schierato con forza a sostegno della candidatura del presidente emiliano, ritenendola una garanzia di unità e di inclusività.

Saprà portare un valore aggiunto per tenere unito il più possibile il fronte dei sindaci e degli amministratori locali. La loro credibilità è un patrimonio che non possiamo disperdere. 

Obiettivo imprescindibile del congresso dovrà proprio essere il perseguimento di una collettività che sappia andare oltre le correnti che fino ad oggi hanno diviso il partito.

La prima alleanza necessaria per il Pd “è quella con il partito dell‘astensione, puntando a coinvolgere una gran parte di quei 17 milioni di italiani che non hanno votato. Dopodiché mi auguro che le opposizioni si possano unire almeno su singole battaglie concrete, come quella per la sanità. Trovo infatti scandaloso – conclude Nardella – che la manovra destini a questo settore solo 2 miliardi su 35″

Bonaccini, dopo il discorso del sindaco di Firenze, rilancia dicendo:

Io non voglio essere il candidato di nessuna corrente. Il Pd oggi va smontato e rimontato, e noi dobbiamo avere la forza e il coraggio di mescolare e non farci chiamare più col cognome di qualcun altro.Stefano Bonaccini, Presidente Regione Emilia-Romagna

Leggi anche: Nardella probabile candidato alla segreteria del Pd

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