Stefano Bonaccini, governatore dell’Emilia Romagna dal 2014, si è candidato alla segreteria del Pd con l’appoggio del sindaco di Firenze, Dario Nardella. Lo hanno annunciato insieme sul palco del Teatro del Sale a Firenze.
Il sindaco fiorentino continua spiegando la sua scelta di non candidarsi e la sua fiducia nel gioco di squadra e nella possibilità di unire le forze per cambiare tutto il gruppo dirigente, dalla A alla Z.
Durante la conferenza stampa, più volte Nardella si è schierato con forza a sostegno della candidatura del presidente emiliano, ritenendola una garanzia di unità e di inclusività.
Obiettivo imprescindibile del congresso dovrà proprio essere il perseguimento di una collettività che sappia andare oltre le correnti che fino ad oggi hanno diviso il partito.
La prima alleanza necessaria per il Pd “è quella con il partito dell‘astensione, puntando a coinvolgere una gran parte di quei 17 milioni di italiani che non hanno votato. Dopodiché mi auguro che le opposizioni si possano unire almeno su singole battaglie concrete, come quella per la sanità. Trovo infatti scandaloso – conclude Nardella – che la manovra destini a questo settore solo 2 miliardi su 35″
Bonaccini, dopo il discorso del sindaco di Firenze, rilancia dicendo: