Malta interverrà nel caso aperto dalla Commissione europeain merito a una legge sulla propaganda entrata in vigore in Ungheria, che viola i diritti fondamentali delle persone LGBTIQ+
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Il caso attualmente all’esame della Corte di Giustizia dell’Unione Europea riguarda una legge introdotta in Ungheria che proibisce la visualizzazione di individui con identità LGBTIQ+. Gli emendamenti a questa legge impongono vari divieti e restrizioni alla promozione o alla rappresentazione di identità di genere
che non corrispondono al sesso assegnato alla nascita, alla riassegnazione del sesso o all’omosessualità.
La Commissione europea ritiene che le disposizioni di questa legge violino diversi diritti umani fondamentali, tra cui la dignità umana, la libertà di espressione e di informazione e il diritto al rispetto della vita privata. Inoltre, si ritiene che la legge violi il diritto alla non discriminazione, come sancito dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea. Si sostiene inoltre che questa legge sia contraria ai valori comuni
condivisi dai membri dell’Unione europea.
Considerato il ruolo significativo di Malta come Paese con il maggior numero di leggi e politiche che promuovono l’uguaglianza LGBTIQ+ e che è rimasto in cima alla Rainbow Map di ILGA-Europe per sette anni consecutivi, il Paese ha deciso di unirsi agli altri Stati membri dell’Unione Europea nel sostenere la posizione della Commissione Europea in questo caso. Questa decisione è stata presa alla luce della dichiarazione IDAHOT di Malta del 2021, che ha ribadito il suo sostegno
ai passi legali intrapresi dalle istituzioni europee nel loro impegno a proteggere i diritti umani.
“Malta ha alcune delle leggi e delle politiche più progressiste e inclusive, che proteggono i diritti delle persone LGBTIQ+ e servono da esempio e ispirazione per gli altri Paesi, affinché nessuno venga lasciato indietro. Questi progressi saranno celebrati a settembre, quando Malta ospiterà l’Europride, offrendo l’opportunità di ribadire il nostro impegno a raggiungere una maggiore uguaglianza”, ha dichiarato il Segretario parlamentare Rebecca Buttigieg