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Tecnologia

Un software progettato a Malta per gestire meglio le evacuazioni di emergenza

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L’autore (a sinistra) riceve il premio per il primo posto dalla rappresentante di STup! Lana Ugrcic.

L’anno scorso, all’inizio, mi sono reso conto dei difetti e delle inefficienze dei processi di evacuazione di emergenza convenzionali.

Tre problemi si sono evidenziati. In primo luogo, l’allarme antincendio si è guastato il giorno stesso, causando un ritardo nell’allarme. In secondo luogo, nonostante i vigili del fuoco fossero consapevoli che alcune vie di fuga erano bloccate dal fumo, non avevano mezzi efficienti per trasmettere il messaggio alle persone intrappolate all’interno. In terzo luogo, il processo di conteggio delle persone al punto di raccolta è stato lungo e soggetto a errori.

Fortunatamente quel giorno nessuno è rimasto ferito, ma gli incendi provocano 3.800 morti e 14.000 feriti ogni anno solo negli Stati Uniti.

Motivato da queste sfide, ho deciso di sviluppare Evacuate, una soluzione software completa in grado di risolvere queste carenze attraverso un approccio multiforme, che incorpora ridondanze integrate, aggiornamenti in tempo reale, funzionalità di autocontrollo e solidi meccanismi di reporting.

Al centro della soluzione c’è una solida infrastruttura di allerta e messaggistica che facilita la comunicazione tra i vigili del fuoco e gli occupanti degli edifici. Gli avvisi pre-programmati garantiscono istruzioni diversificate e adatte a specifici scenari di emergenza. Per esempio, in caso di emergenza incendio, gli occupanti vengono indirizzati verso i punti di raccolta designati, mentre in caso di sparatoria in una scuola, agli studenti e agli insegnanti viene consigliato di ripararsi sul posto.

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Oltre alla messaggistica programmata, il sistema supporta la comunicazione ad hoc, consentendo la diffusione di istruzioni in tempo reale, come l’indicazione agli occupanti di evacuare attraverso i percorsi più sicuri

Dopo aver ricevuto l’allarme iniziale, gli occupanti sono invitati a segnalare il proprio stato, indicando se sono al sicuro o se necessitano di assistenza tramite SMS o altri canali. Questo approccio dal basso verso l’alto semplifica il processo di check-in, consentendo a più persone di segnalare il proprio stato contemporaneamente, aumentando così la probabilità di completare il conteggio degli occupanti entro la finestra critica di cinque minuti prima dell’arrivo sul posto dei primi soccorritori.

Oltre alla messaggistica programmata, il sistema supporta la comunicazione ad hoc, consentendo la diffusione di istruzioni in tempo reale, come ad esempio l’indicazione agli occupanti di evacuare attraverso i percorsi più sicuri.

Conservando i dati di emergenza in un database sicuro, i vigili del fuoco dislocati nei vari punti di raccolta ricevono aggiornamenti istantanei sullo stato degli occupanti, consentendo loro di dare priorità all’assistenza delle persone più a rischio. Nel frattempo, il controllo degli incidenti ha accesso a un cruscotto, aggiornato in tempo reale, che facilita il processo decisionale informato durante tali crisi.

Il software acquisisce dati sia dalle esercitazioni che dalle emergenze reali, fornendo analisi preziose per identificare le carenze del piano di evacuazione, come le aree con tempi di evacuazione prolungati.

Evacuate è stato presentato a giudici che ricoprono posizioni di responsabilità in programmi di accelerazione, società di venture capital e vertici di investitori a STup! 2023 e tra 30 partecipanti.

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Il suddetto lavoro di ricerca è stato finanziato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (Malta). È stato supervisionato dal Prof. Juanito Camilleri a parziale completamento del Master in Knowledge-Based Entrepreneurship.

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