L’intelligenza artificiale di OpenAI continua a macinare numeri da record: in pochi mesi, il colosso di San Francisco ha visto il numero di utenti attivi settimanali esplodere del 33%, raggiungendo l’incredibile cifra di 400 milioni! Un successo travolgente, che si riflette anche nel mondo aziendale: la base di clienti business paganti è raddoppiata, superando i due milioni. Numeri che confermano una sola verità: l’AI sta conquistando ogni settore, e OpenAI è in prima linea.
Eppure, nel cuore di questa crescita vertiginosa, restano alcune ombre. L’azienda non ha rilasciato aggiornamenti sulle sue formule a pagamento Plus e Pro, rispettivamente da 20 e 200 dollari al mese, lasciando molti interrogativi sulle sue strategie future. Ma c’è un altro fronte ben più temibile che si sta aprendo: la concorrenza cinese.
“La gente ne parla, ne sente l’utilità e vede i propri amici utilizzarlo”
ha spiegato Brad Lightcap, chief operating officer di OpenAI, in un’intervista rilasciata alla CNBC.
Ma proprio mentre OpenAI vola, un nuovo rivale si fa strada: la cinese DeepSeek, pronta a sfidare il gigante dell’AI con le sue ambizioni da leader nel settore. E non è tutto: a minacciare OpenAI non è solo la concorrenza, ma anche una battaglia legale che potrebbe far tremare le fondamenta della società. Il cofondatore Elon Musk, in rotta con l’azienda, l’ha citata in giudizio, contestandone la trasformazione in una realtà a scopo di lucro.
Nel frattempo, il miliardario visionario non sta certo a guardare: ha appena lanciato Grok 3, il suo ultimo modello AI, pronto a sfidare direttamente ChatGPT in una guerra senza esclusione di colpi.
E i grandi investitori? Anche loro scalpitano. OpenAI è attualmente in trattative con il colosso giapponese SoftBank per un investimento mostruoso da 40 miliardi di dollari, un’operazione che potrebbe portare la valutazione della società supportata da Microsoft a sfiorare i 300 miliardi di dollari! Eppure, nonostante le cifre da capogiro, OpenAI ha detto no a una proposta da 97,4 miliardi di dollari avanzata da Elon Musk e altri investitori per rilevare le sue attività non profit.
Il messaggio di OpenAI è chiaro: “L’azienda non è in vendita”
, ha dichiarato con fermezza il presidente Bret Taylor.
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