Il settore del gioco d’azzardo a Malta si sta trasformando, mettendo al centro la sicurezza e il benessere dei giocatori. Una rivoluzione silenziosa, ma potente, sta prendendo piede grazie a un’inedita collaborazione tra la Responsible Gaming Foundation, EveryMatrix e BetBlocker, che ha portato alla creazione di una versione in lingua maltese del software di autoesclusione BetBlocker. Questo passo avanti non è solo un’innovazione tecnologica, ma un messaggio chiaro: nessuno sarà lasciato indietro nella lotta contro il gioco problematico.
L’autoesclusione: un’arma di libertà per chi cerca di riprendere il controllo della propria vita.
Chiunque abbia sentito il peso del gioco fuori controllo sa quanto possa essere devastante. L’autoesclusione è una scelta personale e volontaria che permette di bloccare l’accesso a siti e luoghi di gioco. È una mano tesa per coloro che vogliono fermarsi, riflettere e costruire un rapporto più sano con il gioco. A Malta, queste opzioni sono già disponibili sia nei casinò che nei portali di gioco online, ma il lancio della versione in maltese di BetBlocker rappresenta una svolta epocale.
Durante la European Safer Gambling Week 2024, la Responsible Gaming Foundation ha unito le forze con BetBlocker, un’organizzazione benefica registrata nel Regno Unito, per portare questo potente strumento nella lingua del cuore dei maltesi.
“Con BetBlocker, bastano pochi clic per bloccare l’accesso a più di 100.000 siti e app di gioco in tutto il mondo,” spiegano gli sviluppatori. Il software è completamente anonimo e gratuito, il che lo rende uno strumento davvero accessibile a tutti.
Il potere della collaborazione
Questo progetto non è solo un traguardo tecnologico, ma una lezione per l’intero settore. La Responsible Gaming Foundation ha apportato la sua profonda conoscenza del contesto maltese e una rete di contatti locali, mentre BetBlocker ha messo a disposizione la tecnologia avanzata necessaria per ampliare l’accessibilità. “Quando più parti si uniscono, possono realizzare cose straordinarie,” sottolineano i protagonisti dell’iniziativa.
Il gioco d’azzardo problematico non colpisce solo chi gioca, ma anche le famiglie, i luoghi di lavoro e le comunità intere.
Per chi è alle prese con la dipendenza, strumenti come BetBlocker possono rappresentare un punto di svolta: un’opportunità per dire “basta” e riprendere il controllo. Ma perché questi strumenti siano efficaci, devono essere facili da usare, promossi adeguatamente e supportati da una forte educazione sul tema.
La scelta di includere la lingua maltese non è solo pratica, ma altamente simbolica. “Il linguaggio è un ponte tra cultura e comprensione,” hanno dichiarato gli organizzatori.
Ora più persone, senza barriere linguistiche, potranno usufruire di uno strumento che non solo blocca il gioco, ma offre una vera possibilità di cambiamento.
Questo lancio segna un punto di partenza.
C’è ancora tanto da fare per sensibilizzare sull’autoesclusione e promuoverne l’utilizzo. Ma la strada tracciata è quella giusta: unire tecnologia, cultura e supporto per creare un ambiente di gioco più sicuro per tutti. I benefici di un gioco responsabile sono collettivi, e tutti gli attori coinvolti – regolatori, operatori, ONG e giocatori – hanno il dovere di contribuire.
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