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L’hotel Savoy abbandonato diventerà un centro direzionale

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È stato presentato un progetto per integrare l’hotel Savoy, abbandonato a Sliema , in un centro direzionale di sei piani, proponendo la demolizione degli annessi e di un garage adiacente precedentemente utilizzato come stazione di rifornimento e lo scavo di quattro livelli di parcheggio sotterraneo con una piazza pubblica sovrastante a livello stradale.

L’edificio è stato venduto all’asta lo scorso settembre per 12,8 milioni di euro a Exalco Group Ltd, che possiede sei grandi centri direzionali in posizioni privilegiate a Malta.

L’ex Savoy Hotel, con i suoi bovindi sfaccettati, è un edificio simbolo in cima a Rue D’Argens. L’hotel era un tale punto di riferimento ai tempi del suo splendore che la zona è ancora oggi conosciuta con questo nome.

Nonostante lo stato di abbandono in cui versa e la presenza di abusivi, nel 2018 l’edificio ha ottenuto lo status di protezione di grado 2 dall‘Autorità di pianificazione . Un anno dopo ha subito ulteriori danni in seguito all’incendio dei rifiuti depositati.

L’edificio è stato acquistato da Almo Properties Ltd, uno degli azionisti dell’edificio. Almo Properties è già proprietaria del 79,778
ella proprietà. Secondo le fonti, sebbene il prezzo di aggiudicazione fosse di 12,8 milioni di euro, solo il 20,222
ell’importo sarà effettivamente pagato dall’offerente vincente – 2,6 milioni di euro.

C’erano altri due offerenti: Schembri & Sons Ltd, che possiede una quota del 15,556%, e Ray Zammit.

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A seguito di una controversia legale, il tribunale aveva ordinato di mettere all’asta l’hotel dopo che un proprietario di minoranza non era riuscito a trovare un accordo con Almo Properties e Exalco Group.

Dopo aver acquisito la quota di maggioranza, Exalco Group aveva in programma di sviluppare l’edificio in programma, ma i piani sono stati ritardati a causa di disaccordi con i comproprietari di minoranza.

La domanda di pianificazione è stata presentata da Jean Marc Montanaro di Exalco Properties Ltd che, attraverso i piani preparati da CVC Architecture, chiede il permesso di cambiare la destinazione d’uso da hotel a caffetteria al piano terra e a centro direzionale.

I lavori previsti comprendono il restauro e la modifica dell’attuale edificio principale del Savoy Hotel, ormai fatiscente, la demolizione dell’edificio annesso in disuso e la demolizione della stazione di rifornimento in disuso all’interno dello stesso sito.

Si propone di scavare sotto il terreno libero e di costruire un’estensione composta da quattro livelli di parcheggio interrati e sei piani di uffici sovrastanti, due dei quali sono piani rialzati.

Il progetto prevede anche la riqualificazione dell’area del giardino anteriore in una piazza a terrazze pedonalizzata con un’architettura paesaggistica morbida e dura e includerà il restauro del muro di cinta e dei cancelli originali esistenti.

La Soprintendenza per i Beni Culturali e l’Autorità per l’Ambiente e le Risorse hanno richiesto ulteriore documentazione prima di esprimersi sul progetto proposto.

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