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La tecnologia locale offre uno sguardo al futuro dell’assistenza sanitaria

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Una nuova serie di prodotti che offrono interessanti possibilità per l’assistenza sanitaria domiciliare sarà presentata dall’azienda maltese, in collaborazione con una start-up della Silicon Valley, durante il MedTech World Summit che si terrà a Malta alla fine del mese.

Questi prodotti monitorano i segni vitali e l’attività dei pazienti fornendo dati in tempo reale, in modo che cadute e problemi cardiorespiratori possano essere rilevati quasi immediatamente, portando a un significativo miglioramento della qualità dell’assistenza.

Il Prof. Kristian Zarb Adami, fondatore e CEO di ioLabs, ha dichiarato che negli ultimi mesi, in collaborazione con il Ministero per l’Invecchiamento Attivo, sono state condotte delle prove con questi dispositivi per convalidare e testare l’efficienza della tecnologia nel monitoraggio senza contatto dei segni vitali, l’accesso ai dati in tempo reale e l’integrazione con le piattaforme mobili.

Iprimi risultati delle prove condotte con il supporto del Ministero offrono uno sguardo al futuro dell’assistenza sanitaria. Questa tecnologia promette di diventare un ausilio essenziale per la professione infermieristica e assistenziale e rappresenta la visione dell’azienda di rendere l’assistenza sanitaria di qualità accessibile, personalizzata e tempestiva per tutti”.

Il Prof. Zarb Adami, che condividerà questi risultati durante il MedTech summit che si terrà a La Valletta tra il 19 e il 20 ottobre, ha dichiarato che l’obiettivo di queste sperimentazioni è quello di familiarizzare gli operatori sanitari e i familiari con l’accesso ai dati in tempo reale dei segni vitali deipazienti, consentendo loro di prendere tempestivamente decisioni informate, facilitando l’intervento precoce e portando a una migliore gestione del paziente.

Nei prossimi mesi ioCare, che fa parte di ioLabs, inizierà il processo di installazione di questi dispositivi nelle case di riposo per ridurre la necessità di visite di persona, alleggerendo così il carico dell’assistenza sanitaria e consentendo ai professionisti di trascorrere più tempo di qualità con un maggior numero di pazienti.

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ioCare raccoglierà anche i dati relativi all’attività quotidiana, compresi i modelli di camminata e di sonno, che consentiranno infine di diagnosticare precocemente e di tracciare la traiettoria di malattie dell’invecchiamento come il Parkinson e l’Alzheimer. Inoltre, aiuterà a identificare problemi cardiorespiratori come l’apnea del sonno, l’asma e l’aritmia cardiaca.

Uno degli obiettivi principali di ioCare è il rilevamento rapido di anomalie di salute e di attività, come le cadute. I dati raccolti consentono un approccio più personalizzato all’assistenza sanitaria, con piani di trattamento e intervento su misura. Grazie alla tecnologia contactless, alcuni pazienti possono essere monitorati comodamente a casa loro, senza bisogno di indossabili o cavi attaccati al paziente.

Il Prof. Zarb Adami ha affermato che questa capacità di monitoraggio della salute in tempo reale senza contatto e il suo potenziale di rendere l’assistenza sanitaria più accessibile e personalizzata promettono di essere un passo importante nella personalizzazione dell’assistenza sanitaria e nel suo avvicinamento alla casa. Le sue capacità di integrazione con le piattaforme mobili e l’intelligenza artificiale promettono un futuro in cui l’assistenza sanitaria sarà più proattiva e incentrata sul paziente.

“Considerate le tendenze positive emerse dalle sperimentazioni, prevediamo di dimostrare questa tecnologia al Consumer Electronic Show di Las Vegas e di renderla disponibile al pubblico nel primo trimestre del 2024. Ciò consentirà ai singoli di monitorare la salute dei propri genitori anziani o dei propri cari che vivono da soli, dando loro la possibilità di garantire il benessere della propria famiglia”, ha dichiarato.

Oltre alla collaborazione con il Ministero dell’Invecchiamento attivo, ioLabs sta collaborando con la start-up Threshold-Care, con sede nella Silicon Valley, e con gli ospedali dell’University College di Londra. Queste collaborazioni sono fondamentali per convalidare le capacità dei suoi dispositivi ed esplorare nuovi orizzonti nell’assistenza sanitaria a distanza.

Jacob Loader, CEO di Threshold Care, ha dichiarato:I primi risultati indicano un potenziale significativo per l’assistenza sanitaria preventiva, con la possibilità di identificare problemi di salute prima che diventino critici”.

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