Si trova a Catania, in Sicilia, la gigafactory3Sun che al momento vanta un parco solare con una capacità produttiva pari a 160 MW e vanta una tecnologiainnovativa per la produzione di pannelli fotovoltaici. Il progetto, avviato da Enel, ha lo scopo di trasformare la Sicilia orientale nell’hub energetico europeo
meridionale.
Fratin, il quale ha visitato Catania, lunedì 6 febbraio, in occasione del lancio del cantiere della Gigafactory 3Sun promossa daEnel, sostiene che entro il 2024 questa sarà la più grande fabbrica di pannelli solari d’Europa con una capacità produttiva di 3GW all’anno.
L’hub siciliano cambierà completamente “quello che era il paradigma del rapporto che avevamo rispetto all’energia: noi avevamo l’energia che arrivava da Est, poi nel centro d’Europa e si smistava verso Sud”. Oltre ad essere un’occasione unica per rilanciare il ruolo del sud Italia nella creazione di valore aggiunto e nel sostegno all’economia italiana, è anche un’occasione unica per aggiungere un tassello importante al processo di transizione energetica in corso e al perseguimento dell’indipendenzaenergetica
del Paese.
Il gruppo energetico italiano ha recentemente Enel ha avviato trattative esclusive per la vendita di una quota di 3Sun, ha dichiarato lunedì l’amministratore delegato FrancescoStarace
.
Secondo due fonti vicine alla questione, lo specialista britannico dell’energia solare NextEnergy Capital è in pole position per acquistare una quotadiminoranza
della fabbrica di pannelli solari 3Sun di Enel.
“Faremo un annuncio nei prossimi giorni”, ha dichiarato Starace a margine di un evento presso lo stabilimento di Catania, nella Siciliaorientale.
Advertisement
L’investimento totale per la fabbrica è stimato in 600 milioni di euro (646,20 milioni di dollari), di cui circa 190 milioni saranno concessi dall’Unione Europea
.
Il progetto di costruire pannelli di nuova generazione in Sicilia fa parte degli sforzi dell’UE per accelerare il passaggio alle energierinnovabili, ponendo fine alla dipendenza dal gas russo e contribuendo a ridurre la dipendenza dai materiali cinesi
.