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Il segreto per non farsi ingannare: i tuoi diritti sui servizi

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I consumatori hanno un’arma potente che spesso ignorano: il diritto di ottenere servizi impeccabili e senza difetti! Se qualcosa va storto, è il fornitore che deve correre ai ripari, e il consumatore non deve pagare nemmeno un centesimo in più.

Quando ci rivolgiamo a un professionista per un lavoro, che si tratti di riparare un prodotto difettoso o di realizzare la casa dei nostri sogni, ci aspettiamo solo il meglio. Ma cosa succede quando il risultato è deludente? La legge è dalla parte del consumatore: ogni servizio deve rispettare standard professionali elevati e, se questi non sono raggiunti, il fornitore è obbligato a trovare una soluzione adeguata.

Per evitare brutte sorprese, è fondamentale fare attenzione al momento di finalizzare un contratto. Ogni dettaglio, dal tipo di servizio richiesto al prezzo e alla data di esecuzione, dovrebbe essere chiaramente specificato. “Anche se un accordo verbale potrebbe bastare, non c’è niente di meglio di un contratto scritto per garantire la trasparenza e proteggersi in caso di problemi.”

Leggere e comprendere tutti i termini di un contratto è un passo obbligatorio per ogni consumatore responsabile. “Non capisco un termine? Lo chiarisco. Non mi piace una condizione? Chiedo di cambiarla.”  Se il fornitore non è disposto a trattare, meglio guardarsi intorno e scegliere qualcun altro.

Una volta firmato, il contratto diventa vincolante, ma ciò non significa che il consumatore debba accettare un lavoro scadente. Per legge, servizi come costruzioni o riparazioni devono soddisfare standard professionali elevati. Se il risultato non è all’altezza, il consumatore può chiedere che tutto venga risolto senza costi aggiuntivi. E se per rimediare è necessario affidarsi a un altro professionista? Anche i costi extra possono essere richiesti come risarcimento.

Sapevi che il fornitore è responsabile anche se subappalta il lavoro? Questo significa che, se commissioni la ristrutturazione della tua casa a un’impresa e il lavoro dell’elettricista subappaltato è difettoso, sarà l’impresa principale a dover rimediare. Nessuna scappatoia, solo responsabilità.

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E se qualcosa va storto? La parola d’ordine è agire velocemente. Segnala subito il problema al fornitore e, soprattutto, non provare a risolverlo da solo o con un altro professionista prima di aver dato a chi ha eseguito il lavoro la possibilità di sistemare tutto. Solo in caso di emergenze inevitabili o di un rifiuto del fornitore puoi cercare altre soluzioni.

Un buon consiglio? Documenta tutto. Foto e video dei danni possono essere la tua arma vincente in caso di dispute. Ogni reclamo dovrebbe essere fatto per iscritto, specificando un termine ragionevole per la risoluzione del problema. E se il fornitore continua a fare orecchie da mercante? Rivolgiti all’Ufficio per gli Affari dei Consumatori presso il MCCAA. Qui troverai esperti pronti a sostenerti e a far valere i tuoi diritti.

Foto: Shutterstock.com

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