Nel mondo interconnesso di oggi, la caccia al talento ha superato i confini geografici. Anche se Malta è una piccola isola del Mediterraneo, le sue aziende guardano sempre più spesso oltre le sue coste per trovare i talenti giusti. La globalizzazione della forza lavoro ha aperto alle aziende locali interessanti opportunità di attingere al mercato globale per l’acquisizione di talenti.
L’approvvigionamento di talenti da un mercato globale sta ridisegnando il panorama occupazionale di Malta che, con i suoi fiorenti settori della tecnologia, della finanza e del gioco, si è posizionata come hub europeo per l’innovazione e la crescita delle imprese. Tuttavia, il limitato bacino di talenti locali ha reso essenziale per le aziende gettare una rete più ampia nella ricerca di professionisti qualificati. È qui che entra in gioco il concetto di approvvigionamento di talenti da un mercato globale.
Globalizzazione e acquisizione di talenti
La globalizzazione dell’acquisizione di talenti è stata favorita da diversi fattori chiave. Il primo è la tecnologia, che ha reso possibile il lavoro a distanza e la collaborazione internazionale. La pandemia COVID-19 ha ulteriormente accelerato questa tendenza, costringendo le aziende di tutto il mondo ad adottare pratiche di lavoro a distanza. Questa nuova flessibilità ha aperto le porte a un vasto bacino di talenti globali.
In secondo luogo, l’ascesa delle piattaforme di lavoro online e dei mercati dei freelance ha reso più facile per le aziende maltesi entrare in contatto con talenti di tutto il mondo. Piattaforme come LinkedIn sono diventate strumenti preziosi per trovare i talenti giusti, indipendentemente dal luogo in cui si trovano.
Diverse abilità e competenze
Uno dei principali vantaggi del reperimento di talenti a livello globale è l’accesso a diverse competenze e professionalità. Le aziende locali di Malta sono ora in grado di attingere a un pool ricco e variegato di professionisti con esperienza in diversi settori e mercati. Questa diversità può portare a soluzioni innovative, nuove prospettive e una maggiore competitività.
Per esempio, una startup tecnologica maltese che voglia sviluppare un software all’avanguardia potrebbe trovare nell’Europa dell’Est l’ingegnere informatico perfetto con un’esperienza di sviluppo di prodotti simili per clienti globali.
Attenuare la carenza di competenze
Malta, come molti altri Paesi, deve far fronte a carenze di competenze in alcuni settori. L’approvvigionamento di talenti a livello globale può aiutare a colmare queste lacune. Nei settori in cui le competenze locali sono limitate, come l’intelligenza artificiale o la tecnologia blockchain, le aziende maltesi possono guardare ai Paesi in cui queste industrie sono fiorenti. Assumendo esperti da regioni esterne, le aziende locali possono accedere alle conoscenze e alle competenze necessarie per rimanere competitive.
Vantaggio linguistico
La posizione strategica di Malta nel Mediterraneo le ha conferito un vantaggio unico: il multilinguismo. Molti cittadini maltesi conoscono l’inglese, il maltese e almeno un’altra lingua. Questa versatilità linguistica apre le porte a talenti provenienti da tutta Europa, dal Medio Oriente e dal Nord Africa. Le aziende possono trovare dipendenti in grado di comunicare con clienti e partner nella loro lingua madre, migliorando le relazioni commerciali e ampliando la portata del mercato.
Sfide e considerazioni
Se da un lato l’approvvigionamento di talenti da un mercato globale offre molti vantaggi, dall’altro presenta anche delle sfide che le aziende maltesi devono affrontare. Le differenze culturali, il fuso orario e le complessità legali possono complicare il processo di assunzione. È fondamentale che le aziende abbiano una strategia solida, che comprenda canali di comunicazione chiari e la conformità alle leggi internazionali sull’occupazione.
Una sfida significativa è stata l’integrazione dei talenti internazionali nella forza lavoro e nella società locali. Le barriere linguistiche, le differenze culturali e le normative sui permessi di lavoro hanno rappresentato ostacoli che sia i datori di lavoro che i dipendenti hanno dovuto superare. Per affrontare questi problemi, si può investire in programmi di formazione linguistica e in iniziative di integrazione culturale. Questi sforzi non solo aiutano i nuovi arrivati a sentirsi a casa, ma promuovono anche un senso di unità tra la forza lavoro locale e quella internazionale.
Inoltre, è essenziale promuovere un senso di appartenenza e di inclusione tra i talenti provenienti da tutto il mondo. Le aziende dovrebbero sforzarsi di integrare i dipendenti remoti nella loro cultura organizzativa e fornire loro opportunità di connessione con le loro controparti locali, anche se solo virtualmente.
Il futuro dell’acquisizione di talenti a Malta
Con l’avanzare del XXI secolo, si prevede che la tendenza a reperire talenti a livello globale continuerà a evolversi. L’uso dell’intelligenza artificiale e dell’analisi dei dati nell’acquisizione dei talenti diventerà sempre più diffuso, aiutando le aziende di Malta a identificare in modo efficiente i candidati più adatti.
Inoltre, l’aumento del lavoro a distanza e degli accordi di lavoro flessibili rimodellerà la forza lavoro. Le aziende maltesi potrebbero optare sempre più spesso per un modello ibrido, che consenta ai dipendenti di lavorare sia in loco che da remoto, dando loro accesso ai migliori talenti, indipendentemente dalla loro ubicazione.
L’approvvigionamento di talenti da un mercato globale non è più un lusso, ma una necessità per le aziende di Malta. L’adozione di questa tendenza consente alle aziende locali di accedere a diversi set di competenze, di attenuare le carenze di competenze e di sfruttare i vantaggi linguistici. Sebbene esistano delle sfide, con un’attenta pianificazione e un impegno all’inclusione, Malta può sfruttare il potere del talento globale per alimentare la sua crescita economica e l’innovazione negli anni a venire. Il mondo è il nostro bacino di talenti e le possibilità sono illimitate.
Victoria Meli è vicepresidente di Global HR Operations & Compensation presso Finaro e vicepresidente della FHRD.
