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Grand Maître: il segreto tra le radici storiche e la generosità di Marsovin

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Un legame indissolubile tra storia, tradizione e generosità: Jeremy Cassar, CEO di Marsovin, ha recentemente consegnato una donazione a Michael Grech, presidente dell’Ordine di Malta Associazione Melitense. Questo contributo è un simbolo tangibile dell’impegno di Marsovin verso le iniziative benefiche sostenute dall’Ordine, una tradizione che affonda le sue radici nel passato.

Da oltre vent’anni, una parte dei proventi della produzione di ogni annata del celebre vino Grand Maître  viene devoluta in beneficenza. Questa promessa, mantenuta dal 1998, è un omaggio all’eredità dei Gran Maestri dell’Ordine, ciascuno dei quali viene celebrato ogni anno con un’etichetta esclusiva. La prima annata? Dedicata a Fra Philippe Villiers de L’Isle Adam, un nome che riecheggia nei libri di storia.

Ma Grand Maître  non è solo vino; è un’opera d’arte liquida. Le sue uve, una perfetta combinazione di Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc, provengono da un’unica e prestigiosa tenuta privata, Għajn Riħana. Questo luogo magico non è solo una terra fertile, ma un campo di battaglia carico di significato storico: qui si consumò l’ultimo atto del Grande Assedio del 1565, quando i Cavalieri di San Giovanni respinsero l’avanzata dei Turchi.

Il risultato è un vino straordinario, che unisce la vivacità del frutto del Cabernet Franc alla struttura imponente del Cabernet Sauvignon. Al primo sorso, l’eleganza è palpabile: tannini raffinati, un corpo vellutato e un finale che sembra non voler finire mai. Un’esperienza che non si limita al gusto, ma racconta una storia, evoca emozioni e celebra l’eccellenza.

Foto: [Archivi Times of Malta]

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