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FMI suona l’allarme: economia di Malta a rischio senza riforme decisive

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Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) lancia un avvertimento forte e chiaro: le banche devono rafforzare la loro rete di sicurezza finanziaria per proteggere l’economia di Malta da possibili rischi legati al mercato immobiliare. Ma questo è solo l’inizio di un’analisi che svela luci e ombre nel futuro economico dell’isola.

Nonostante una “straordinaria crescita” registrata nell’ultimo decennio, il FMI prevede un rallentamento, pur sottolineando che “Malta continuerà a guidare l’Europa in termini di crescita economica nel breve termine.” Tuttavia, il rapporto mette in guardia contro le insidie di un’inflazione alimentata da salari in crescita troppo rapida. La soluzione? “Rivedere i sussidi energetici, limitandoli al consumo minimo e aumentando le tariffe per gli utilizzi più elevati,”  una scelta che potrebbe liberare risorse preziose per investimenti strategici in progetti verdi, innovazione e servizi essenziali come la sanità.

Il settore immobiliare è sotto la lente d’ingrandimento. “Le autorità dovrebbero aumentare il tasso del buffer di rischio sistemico settoriale e ampliare il suo ambito oltre i mutui residenziali,” avverte il FMI. Inoltre, è cruciale “colmare i gap di dati nel mercato immobiliare commerciale e monitorare attentamente l’intero settore.”  Una raccomandazione che punta a proteggere il sistema finanziario da potenziali shock.

Nel frattempo, il governo ha già messo in moto la sua visione per il futuro con il piano economico “Malta Vision 2050”. Per il FMI, si tratta di un’iniziativa “essenziale” per affrontare le grandi sfide del paese: un’infrastruttura sotto pressione, una popolazione che invecchia rapidamente e le crescenti necessità legate ai cambiamenti climatici. Sul fronte ambientale, il rapporto richiama all’azione, sottolineando che “solo uno sforzo concertato tra settore pubblico e privato potrà garantire il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi climatici di Malta.” Tra le priorità, si prevede una riduzione del 19% delle emissioni entro il 2030, possibile solo con “ulteriori misure di mitigazione e cambiamenti nei comportamenti pubblici.”

Il FMI ha anche lodato i progressi di Malta nel contrasto al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo. Tuttavia, ha esortato il governo a mantenere alta l’attenzione su pratiche come il riciclaggio basato sul commercio, migliorando l’approccio basato sul rischio da parte degli istituti finanziari. Tra le altre riforme suggerite, il rapporto evidenzia l’importanza di “migliorare l’efficienza del sistema giudiziario e rafforzare il processo di nomina del capo della giustizia.”

Non solo finanza e giustizia: l’istruzione e l’innovazione occupano un posto centrale nel piano di crescita a lungo termine. Creare un hub per start-up tecnologiche è sicuramente un passo nella direzione giusta, ma per il FMI è “cruciale migliorare i risultati scolastici, incentivare lo studio delle materie STEM e potenziare la formazione digitale e degli adulti.” Nonostante i successi di Malta in settori come la digitalizzazione e l’utilizzo delle ICT, il paese “rimane indietro rispetto ai partner europei in ricerca, sviluppo e capitale umano.”

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Il rapporto non tralascia le sfide attuali. La rapida crescita economica, alimentata dal turismo e dai lavoratori stranieri, sta esercitando una forte pressione sulle infrastrutture. “Malta si trova di fronte a una carenza strutturale di manodopera e alla sfida di portare avanti la transizione verde,”  sottolinea il FMI. Tuttavia, riconosce i progressi significativi fatti per aumentare la partecipazione femminile al lavoro, pur incoraggiando il paese a fare di più per ridurre il divario di genere.

Infine, il FMI guarda anche oltre i confini dell’isola, identificando i rischi di conflitti regionali che potrebbero interrompere i commerci e far lievitare i prezzi alimentari. Anche rallentamenti economici nelle grandi economie europee, cyberattacchi e “l’uso improprio dell’intelligenza artificiale”  sono stati citati come potenziali minacce per Malta.

Foto: [Archivio Times Of Malta]

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