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Cresce l’occupazione: i dati statistici lo confermano

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C’erano 301.441 persone occupate tra luglio e settembre, secondo l’Indagine sulla Forza Lavoro

Ciò rappresenta un aumento del 5,9% rispetto all’anno precedente, ha dichiarato l’Ufficio Nazionale di Statistica.

L’Ufficio ha affermato che il numero di disoccupati ammontava a 7.723 (1,7%), mentre le persone inattive erano in totale 156.987 (33,7%).

Il tasso di attività per il trimestre in esame è stato stimato al 82,7%, con il tasso più alto registrato tra le persone di età compresa tra i 25 e i 54 anni (91,4%).

La popolazione occupata

In media, su ogni 100 persone di età compresa tra i 15 e i 64 anni, 81 erano occupate.

Il tasso di occupazione maschile per questa fascia d’età era del 87,1%, mentre quello femminile era del 73,2%.

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La maggior parte degli occupati è stata registrata tra coloro che avevano tra i 25 e i 34 anni, sia per gli uomini che per le donne.

I lavoratori autonomi rappresentavano il 14,7% di tutte le persone con un lavoro principale.

La maggioranza degli occupati, 263.584 persone, lavorava a tempo pieno. Altre 37.857 avevano un lavoro a tempo parziale come impiego principale.

In media, i lavoratori a tempo pieno lavoravano solitamente 41,2 ore, mentre i lavoratori a tempo parziale lavoravano 23,4 ore a settimana.

Coloro che erano occupati lavoravano in media 31,8 ore a settimana, 0,6 ore in meno rispetto allo stesso periodo del 2022.

Il salario mensile base medio dei dipendenti durante il periodo era di €1.829. Il salario base più alto è stato registrato nel settore delle attività finanziarie e assicurative.

Gli stipendi medi mensili variano da 1.193 euro tra gli occupati in professioni elementari a 3.008 euro tra i dirigenti.

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La popolazione disoccupata e inattiva

Il tasso di disoccupazione si è attestato al 2,5%.

La maggior parte delle persone disoccupate era registrata tra coloro di età compresa tra i 25 e i 74 anni.

Le donne rappresentavano il 59,2% del totale delle persone inattive, mentre la percentuale più alta di inattività era tra coloro che avevano più di 65 anni.

Il motivo principale dell’inattività è legato al raggiungimento dell’età pensionabile o al pensionamento anticipato (43,8).

Livello di istruzione

Oltre il 40% delle persone di età pari o superiore ai 15 anni aveva un basso livello di istruzione (41,4%). Al contrario, il 34,8% degli occupati aveva un livello di istruzione terziaria.

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