Connect with us

Business

corinthia brussels: il lusso che cambia le regole del gioco

Published

on

Quando Corinthia stava concludendo un affare da milioni di euro per acquistare il prestigioso Grand Hotel Astoria di Bruxelles, la trattativa sembrava in bilico. I proprietari, un’anziana coppia aristocratica, non erano ancora del tutto convinti. Fu allora che l’azienda tirò fuori un asso nella manica: un gesto di pura eleganza, capace di toccare le corde giuste.

Abbiamo promesso loro che avremmo organizzato il loro prossimo anniversario di matrimonio nell’hotel. A quel punto era ancora un cantiere, ma abbiamo fatto in modo che accadesse,” ricorda Simon Naudi, CEO del Corinthia Group. “Avevano le lacrime agli occhi. Si vedeva quanto significasse per loro. A volte basta fare quel passo in più .”

Un dettaglio apparentemente piccolo, ma che racchiude l’essenza stessa della filosofia Corinthia: lusso, raffinatezza e attenzione maniacale per il cliente.

Un ritorno allo splendore di un tempo

Oggi, il Corinthia Brussels è un gioiello nel cuore della capitale belga. Per riportare l’Astoria al suo antico fasto, non si è badato a spese: colonne, porte, affreschi e lampadari sono stati restaurati con una precisione quasi maniacale.

E poi c’è lui, il vero protagonista: un’imponente vetrata alta 11 metri che sovrasta il Palm Court, il cortile centrale dell’hotel. Ricostruita per risolvere i problemi strutturali dell’originale, oggi è perfettamente isolata e lascia filtrare una luce straordinaria. Un tempo, sotto quella stessa vetrata, si muovevano re, regine, artisti e star di Hollywood. Oggi, il Corinthia Brussels vuole riportare in vita quell’atmosfera.

L’ambizione è chiara: diventare l’hotel più esclusivo della città, rivolgendosi a una clientela di lusso che Bruxelles, fino a oggi, non era in grado di soddisfare. E se chiedete ai manager quale sia la loro concorrenza, la risposta è diretta, quasi spavalda:

Advertisement

Non ne abbiamo,” afferma uno di loro con sicurezza, mentre gusta una crocchetta nel raffinato ristorante Le Petit Bonbon , guidato dallo chef Christophe Hardiquest.

Lusso senza compromessi

Corinthia non fa sconti sulla qualità. I prezzi parlano da soli: per una stanza base si parte da 500 euro a notte, mentre l’attico di 330 metri quadrati all’ultimo piano, ancora in fase di ultimazione, sarà disponibile per una cifra da capogiro: 22.000 euro a notte.

Per dare un’idea, 22.000 euro corrispondono allo stipendio annuo medio di un lavoratore maltese.

Le camere? Perfette sotto ogni aspetto. Design moderno e sofisticato, tonalità neutre e letti soffici come nuvole. Ogni dettaglio è stato studiato per garantire un’esperienza di soggiorno senza paragoni.

C’è solo un piccolo neo: i pulsanti delle luci. “Sembrano avere una mente propria ,” racconta il giornalista, che ammette di aver lottato per accendere soltanto la lampada del comodino. Ma, vista la recente apertura dell’hotel, si può perdonare un piccolo inconveniente tecnico.

Il tocco Corinthia: dettagli che fanno la differenza

Ciò che rende davvero speciale il Corinthia Brussels, però, non sono solo le sue stanze lussuose o la sua architettura mozzafiato. È l’attenzione ai dettagli, quel famoso “passo in più” che trasforma un buon servizio in un’esperienza indimenticabile.

Dopo aver bevuto le due bottiglie d’acqua di cortesia la prima notte, il giornalista ne ha trovate sei il giorno successivo. Ogni receptionist, cameriere e portiere conosceva il suo nome. A colazione, il cameriere non solo ricordava come prendeva il caffè, ma glielo serviva senza nemmeno doverglielo chiedere.

Advertisement

Questa è la vera arte dell’ospitalità.

Un impero in espansione

Il Corinthia Group non si ferma qui. Il marchio ha lanciato una nuova linea di hotel, Verdi, per attrarre viaggiatori meno esigenti in termini di lusso, mentre i Corinthia veri e propri stanno nascendo a un ritmo impressionante.

Nel 2024 sono stati inaugurati due nuovi hotel: uno a Manhattan e, ovviamente, quello di Bruxelles. Ma quest’anno la catena arriverà anche a Roma, Bucarest e Doha. E nel prossimo futuro, Corinthia sbarcherà alle Maldive, in Arabia Saudita e persino a Golden Bay, dove sorgerà un esclusivo resort di lusso al posto dell’ex Ħal Ferħ.

Tutto questo sta trasformando Corinthia in un marchio sempre più internazionale. E, inevitabilmente, il legame con Malta – la sua terra d’origine – si sta assottigliando.

Corinthia resta maltese?

Naudi non ha dubbi su questo punto: “Malta è la nostra casa, è ciò che ci dà energia. Non andiamo da nessuna parte ,” assicura.

Tuttavia, i numeri raccontano una realtà diversa: oggi, solo il 20% dei ricavi di Corinthia proviene da Malta. Con l’apertura di nuovi hotel all’estero, questa percentuale è destinata a calare ulteriormente.

E c’è aria di cambiamento anche nei resort maltesi. Si parla di un riallineamento al brand di lusso Corinthia, e se il Corinthia Palace di Attard sembra intoccabile, lo stesso non si può dire per gli altri hotel del gruppo.

Advertisement

Dobbiamo ragionare come investitori immobiliari ,” afferma Naudi, lasciando intendere che, se necessario, ci saranno decisioni drastiche.

Malta è pronta per il turismo di lusso?

Ma Malta ha davvero le carte in regola per attrarre i “turisti di qualità” che il governo di Robert Abela dice di voler portare?

Non mi piace il termine ‘turisti di qualità’,” risponde il CEO. “Si tratta di visitatori disposti a spendere di più. Se il nostro territorio è limitato, è logico puntare su chi può contribuire maggiormente all’economia, indipendentemente che soggiorni in un 3, 4 o 5 stelle .”

Terminato l’incontro con Naudi, il giornalista si dirige verso l’aeroporto. Una volta arrivato, l’autista dell’hotel non si limita a scaricare il bagaglio, ma insiste per accompagnarlo fino al banco del check-in.

Ancora una volta, Corinthia dimostra di conoscere il segreto del vero lusso: quel famoso “passo in più”.

Foto: [Archivio Times Of Malta]

Advertisement
Continue Reading