Il 16 settembre la Banca Centrale Europea ha fatto un annuncio che ha subito catturato l’attenzione dei mercati: le sue operazioni di rifinanziamento principali (MRO) a sette giorni, condotte il 17 settembre, hanno attratto offerte per ben 1.934,50 milioni di euro. Un dato che segna un calo di 118,50 milioni rispetto alla settimana precedente. E, come da tradizione, l’intera somma è stata assegnata senza esitazioni a un tasso fisso del 3,65%, perfettamente in linea con la politica attuale della BCE.
Ma non è tutto. Il giorno successivo, la BCE ha avviato una delicata operazione di finanziamento in dollari statunitensi, unendo le forze con la potentissima Federal Reserve degli Stati Uniti. La cifra in gioco? 150,50 milioni di dollari. E anche in questo caso, ogni singolo centesimo è stato assegnato a un tasso fisso del 5,17%. Cifre che dimostrano quanto sia cruciale l’intervento della BCE per mantenere gli equilibri del sistema economico internazionale.
Passando al mercato domestico dei buoni del Tesoro, la scena non è stata meno movimentata. Il Tesoro ha lanciato un invito alle offerte per i suoi ambiti buoni a 91 e 182 giorni, con regolamento fissato al 19 settembre e scadenza tra dicembre 2024 e marzo 2025. Il risultato? Le offerte per i buoni a 91 giorni hanno raggiunto i 51,99 milioni di euro, ma solo 21,88 milioni sono stati accettati. Per i buoni a 182 giorni, invece, su offerte per 10,67 milioni, il Tesoro ne ha accettati 10,62 milioni. Questi numeri lasciano intendere un mercato che, seppur in lieve rallentamento, continua a mostrare una solida fiducia nei confronti delle emissioni statali.
Nella settimana precedente erano maturati buoni per un valore di 48,14 milioni di euro, portando il saldo residuo a una riduzione di 15,64 milioni, per un totale che si attesta ora a 380,84 milioni di euro. Una cifra che lascia trasparire la forza delle operazioni domestiche.
E non è tutto. Il rendimento dell’asta per i buoni a 91 giorni è stato fissato al 2,536%, segnando una riduzione di 9,40 punti base rispetto all’emissione precedente del 12 settembre. Anche per i buoni a 182 giorni, il rendimento è calato, raggiungendo il 2,372%, con una riduzione di 12,50 punti base rispetto alle offerte con scadenza simile dello stesso periodo. Tassi che continuano a indicare una pressione decisa sui rendimenti a breve termine.
In settimana, il mercato di Malta non ha visto scambi sulla Borsa Valori. Ma non temete: il Tesoro si prepara a invitare nuove offerte per i buoni a 92 e 182 giorni, con scadenza fissata tra dicembre e marzo dell’anno prossimo. L’attesa per queste nuove emissioni potrebbe ridare vigore al mercato.
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