La federazione dei cacciatori ha dichiarato giovedì che sta indagando sull’uccisione di un barbagianni che aveva allevato a Buskett.
L’incidente è stato segnalato da Birdlife, secondo cui l’uccello è stato colpito a un’ala. È stato consegnato alla società ornitologica per essere curato.
La FKNK ha dichiarato che il Progetto Barbagianni, lanciato nel 2017, si è rivelato un enorme successo. Il progetto prevede che i barbagianni vengano allevati in una struttura a Buskett prima di essere rilasciati in natura per compensare il calo numerico.
La FKNK ha descritto l’uccisione del barbagianni come un incidente sfortunato e vigliacco da parte di un “criminale” e ha dichiarato di aver avviato un’indagine.
Il barbagianni è stato rilasciato in natura nel novembre 2022.
Lucas Micallef della FKNK ha dichiarato che la federazione ha condannato l’uccisione. “Il nostro impegno costante nei progetti di conservazione rimane una priorità assoluta”, ha dichiarato in un comunicato della FKNK.
La federazione ha dichiarato che, dopo le necessarie cure mediche, il gufo è stato riportato nella struttura di accoglienza del progetto, adiacente alla fattoria del XVI secolo “Razzett tal-Bagħal” a Buskett, gestita dalla FKNK, per futuri scopi di riproduzione.
Nel 2022, il progetto ha rilasciato in natura 14 barbagianni, due dei quali sono dotati di marcatura GPS. La FKNK ha allestito tre cassette-nido a Buskett che gli uccelli rilasciati possono utilizzare per ristabilire la riproduzione dei gufi in natura. Nel 2023 sono stati rilasciati altri 16 uccelli, allevati e cresciuti in cattività nelle voliere del progetto.
Il progetto è finanziato in parte dal Wild Birds Conservation Fund, a cui si aggiungono i fondi della FKNK, che finora hanno contribuito con circa 60.000 euro.