Connect with us
fidanzato fidanzato

Cronaca

Donna deruba il partner con l’aiuto del fidanzato della figlia

Published

on

La Corte d’appello ha confermato la condanna a un anno e mezzo di carcere, sospesa per tre anni, nei confronti di Lucia Taliana, 59anni, riconosciuta complice diun furto, insieme al fidanzato della figlia, aidannidel proprio compagno. Il furto è avvenuto in una casa di Ħaż-Żabbar nella notte tra il 17 e il 18marzo2018 .

La vittima ha testimoniato che due mesi prima del furto Taliana gli aveva detto di raccogliere tutti i gioielli della madre e di spostarli nella cassaforte di casa sua, insieme a 18.000 euro in contanti. Dopo aver accettato il suo suggerimento, è avvenuta la rapina. La vittima ha dichiarato che il giorno della rapina la sua ex compagna lo abbia portato in un ristorante di Baħrija. Solo Taliana e suo figlio sapevano dove si trovasse la cassaforte. Due giorni prima della rapina, la donna si era recata a sorpresa a casa per controllare che tutto fosse in ordine.

La Corte d’Appello ha inoltre confermato la condanna a quattro anni di carcere nei confronti di Matthew Portelli, l’ex compagno della figlia di Taliana che, insieme all’altro ladro, era entrato in casa e aveva svuotato la cassaforte di denaro e gioielli. CarmelHartley , l’altro uomo coinvolto nella rapina che sta scontando una pena detentiva, aveva testimoniato come il Portelli gli avesse proposto la rapina per pagare i debiti che i due avevano contratto con un terzo.

Taliana e Portelli hanno presentato appello contro la sentenza sostenendo, tra l’altro, che il primo tribunale si fosse sbagliato quando furono giudicati colpevoli in seguito alla testimonianza di Hartley. Quest’ultimo aveva citato Portelli in tribunale, ammettendo di essere coinvolto nella rapina.

Il giudice Edwina Grima ha respinto l’appello di Taliana, affermando che quest’ultima avesse prenotato un tavolo nel ristorante con lo scopo di spingere Portelli e Hartley a rapinare la cassaforte senza alcun timore poiché la vittima sarebbe stata a cena con lei durante la serata. Pur riconoscendo che la donna sapesse bene del contenuto e della posizione della cassaforte, la Corte ha dichiarato che è stata Taliana a incoraggiare la vittima a spostare e collocare gli oggetti in quella cassaforte, un fatto che la rende quindi complice della rapina. C’era anche un accordo per cui la donna sarebbe stata risarcita per il suo coinvolgimento.

Il giudice Grima ha ritenuto che la sentenza contro Taliana fosse nei parametri della legge, non eccessiva, e che quindi non ci fosse motivo di modificarla.

Articolo tradotto da TVMnews.mt

Advertisement

::: Resta aggiornato su La Gazzetta di Malta  e unisciti alla nostra community! :::