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Investimenti a Malta: la grande svolta che sta cambiando le regole del mercato

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Una vera e propria rivoluzione sta scuotendo il mercato degli investimenti a Malta! Dopo anni di rendimenti minimi, gli investitori stanno cambiando strategia, spinti dall’aumento dei tassi d’interesse nell’Eurozona. Il motivo? I tradizionali conti di risparmio e depositi vincolati offerti dalle banche locali continuano a offrire tassi bassissimi, spingendo molti a cercare alternative più redditizie. E quale scelta migliore dei titoli di Stato a breve termine? I Treasury Bills (T-Bills) e i Malta Government Stocks (MGS) sono diventati il nuovo obiettivo degli investitori, con rendimenti che in alcuni casi hanno superato il 3%!

Nel 2023, la media settimanale delle offerte sui T-Bill a 91 giorni ha raggiunto quasi 200 milioni di euro, ma nel 2024 questa cifra è crollata a circa 80 milioni. Il dato ancora più interessante? Lo scorso anno, la maggior parte delle offerte non è stata accettata, costringendo gli investitori a esplorare nuove opportunità, come le obbligazioni a breve termine sui mercati internazionali.

Ecco il punto cruciale: la domanda di T-Bills è alle stelle, ma il Ministero delle Finanze ha dovuto modificare frequentemente le sue necessità di finanziamento, creando un’altissima volatilità nei rendimenti medi accettati. A dimostrazione di questa situazione, i T-Bills in circolazione sono più che raddoppiati, passando da 350 milioni di euro a metà ottobre 2024 a ben 735 milioni di euro nell’ultima settimana. E questa impennata potrebbe essere proprio la causa delle forti oscillazioni nei rendimenti degli ultimi mesi.

Un effetto domino inarrestabile

Ma c’è di più. La decisione della Banca Centrale Europea (BCE) di ridurre i tassi d’interesse da giugno 2024 ha innescato un effetto domino sul mercato. Le banche partecipanti alle aste settimanali sono ora disposte ad accettare rendimenti più bassi, perché i loro fondi depositati presso la Central Bank of Malta (CBM) fruttano meno rispetto a quando il tasso di deposito della BCE era al picco del 4%. Oggi, quel tasso è sceso al 2,75%, dopo cinque riduzioni consecutive di 25 punti base.

Gli analisti non hanno dubbi: “Ci sono chiari segnali che ulteriori tagli ai tassi avverranno nelle prossime settimane e nei prossimi mesi in tutta l’Eurozona” .

Il dato più significativo? L’Euribor a 3 mesi – il principale riferimento per i mutui a tasso variabile – ha toccato questa settimana il minimo degli ultimi due anni, scendendo al 2,52%. Una conferma del fatto che la politica monetaria della BCE sta avendo un impatto concreto sui mercati finanziari.

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Dove puntano gli investitori ora?

Anche i rendimenti sui MGS riflettono questa tendenza. Le offerte della CBM per tutti i titoli di Stato maltesi con scadenza entro i prossimi cinque anni sono ora inferiori al 3%, una differenza netta rispetto a due anni fa, quando i rendimenti superavano abbondantemente questa soglia.

Basti pensare al titolo quinquennale 3.00% MGS 2030 (IV), offerto questa settimana al prezzo di 101 euro per ogni 100 nominali, con un rendimento annuo del 2,8082%. Per fare un confronto, il titolo a cinque anni offerto nel febbraio 2023 aveva un rendimento del 3,24%, mentre quello proposto a febbraio 2024 offriva il 3,15%. Il trend è chiaro: i rendimenti sono in discesa.

Ma attenzione! Questo scenario impone agli investitori di valutare con estrema cautela il cosiddetto “rischio di reinvestimento”. In parole semplici, quando un titolo a breve termine scade, i nuovi strumenti disponibili potrebbero offrire rendimenti più bassi. Ecco perché chi cerca un flusso di reddito stabile nel tempo dovrebbe considerare titoli con scadenze più lunghe, che potrebbero garantire tassi più vantaggiosi e minore volatilità.

Banche e aziende alla prova dei tassi in calo

L’effetto della riduzione dei tassi non riguarda solo il mercato obbligazionario, ma si riflette anche sulle aziende, in particolare sulle banche locali. Un caso interessante è quello di Bank of Valletta plc, che ha recentemente spiegato nel dettaglio come stia ribilanciando le proprie risorse finanziarie, spostando liquidità e investimenti a breve termine verso strumenti di più lunga durata e con un rating più elevato, per garantire maggiore stabilità finanziaria.

Anche gli investitori azionari devono tenere gli occhi aperti. Il calo dei tassi potrebbe rappresentare un’opportunità per molte aziende che, negli ultimi due anni, hanno sofferto l’aumento del costo del debito. Ora, con un graduale allentamento della politica monetaria, queste imprese potrebbero beneficiare di finanziamenti meno onerosi, migliorando i loro bilanci e, di conseguenza, il valore delle loro azioni.

E con l’Eurozona destinata a sperimentare ulteriori tagli ai tassi nei prossimi mesi, il panorama degli investimenti continuerà a cambiare. Gli investitori più attenti dovranno monitorare costantemente il mercato per adattare le proprie strategie e massimizzare i rendimenti.

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