Connect with us

World

“Papa Francesco in ospedale: la lotta contro la polmonite e la speranza dei fedeli”

Published

on

Candele con i volti di Papa Francesco e Padre Pio sono accese con devozione ai piedi della statua di Papa Giovanni Paolo II, all’esterno dell’ospedale Gemelli, dove il Santo Padre è ricoverato per trattamenti contro una grave bronchite. L’immagine toccante si fa eco della preghiera incessante di migliaia di pellegrini, mentre il Papa, 88 anni, lotta contro una condizione che ha scosso anche la sua solida vitalità.

La premier italiana Giorgia Meloni ha fatto visita al Pontefice in ospedale mercoledì, trovandolo in uno stato che ha suscitato un sorriso di sollievo: “Sono stata molto felice di trovarlo lucido e reattivo. Abbiamo scherzato come sempre. Non ha perso il suo proverbiale senso dell’umorismo”  ha dichiarato con affetto. Il Papa, che da giorni sta combattendo contro la doppia polmonite, ha trascorso il suo sesto giorno nel cuore dell’ospedale romano, famoso per la suite esclusiva che ospita i pontefici.

Papa Francesco lotta con forza: “Respira autonomamente” nonostante la polmonite

Le notizie provenienti dal Vaticano sono altrettanto contrastanti: sebbene il Papa sembri respirare autonomamente e il suo cuore stia reagendo “molto bene”, il quadro generale è tutt’altro che semplice. Lo scorso martedì, infatti, la Santa Sede ha rivelato che la polmonite bilaterale ha colpito i polmoni del Pontefice, che si trovava in ospedale già da qualche giorno per trattare una bronchite. La polmonite è l’ennesima sfida per Francesco, che da anni combatte con problemi di salute, tra cui interventi chirurgici per ernia e colon e la necessità di una sedia a rotelle per alleviare i dolori al ginocchio.

“Il Papa ha trascorso una notte tranquilla, si è svegliato e ha fatto colazione”  ha dichiarato il Vaticano, sottolineando che il Pontefice, anche se debilitato, mantiene intatta la sua lucidità.

“Il Papa respira autonomamente. Il suo cuore sta reagendo molto bene”  ha confermato una fonte vaticana. Nonostante la sua condizione, Francesco continua a parlare al telefono con gli amici, alzarsi dal letto, sedersi su una sedia e lavorare a intervalli.

Martedì, il Vaticano aveva riportato che il Papa era in “buon spirito”, ma la realtà è ben più complessa. Nel bollettino medico serale si leggeva che i test di laboratorio, le radiografie al torace e le condizioni cliniche del Santo Padre stanno creando un quadro delicato. Una “infezione polimicrobica”, che si è sovrapposta a una “bronchiectasia e bronchite asmatica”, ha reso il trattamento ancora più complicato.

Advertisement

“La tac toracica di controllo che il Santo Padre ha effettuato nel pomeriggio… ha dimostrato l’insorgenza di polmonite bilaterale, che ha richiesto un ulteriore trattamento farmacologico”  spiegano i medici vaticani.

La bronchiectasia è una patologia rara che provoca un ispessimento delle vie respiratorie a causa di infezioni croniche, e il Papa ha già vissuto una lotta simile in gioventù, quando ha perso parte del polmone destro a causa di una pleurite che gli aveva quasi tolto la vita.

La preghiera e l’attesa dei fedeli

Nel frattempo, le candele continuano a brillare fuori dall’ospedale, dove i pellegrini si riuniscono per pregare per la pronta guarigione del Papa, che durante quest’anno giubilare avrebbe dovuto affrontare numerosi impegni legati alla gioventù e alla fede. “Spero che guarisca al più presto, perché questo è l’anno giubilare e ha tanto da fare per i giovani, per tutti. È molto triste”  ha dichiarato Annamaria Santoro, una donna italiana il cui figlio si trova nello stesso ospedale.

I bambini ricoverati hanno mandato al Papa disegni e lettere, pregando affinché lui preghi per loro. La speranza è che il suo straordinario spirito e la sua energia vitale possano aiutarlo a superare questo difficile momento.

Francesco, che guida la Chiesa cattolica dal 2013, era stato ricoverato dopo aver avuto difficoltà a leggere i suoi testi in pubblico, segno che la sua salute stava peggiorando.

Antonio Spadaro, teologo gesuita e amico del Papa, ha dichiarato al Corriere della Sera“È chiaro che la situazione è delicata, ma non ho percepito alcun tipo di allarmismo” .

“Il Papa ha un’energia vitale straordinaria. Non è una persona che si lascia andare, non è un uomo rassegnato. E questo è un elemento molto positivo, lo abbiamo visto anche in passato” ha aggiunto, esprimendo la sua fiducia.

Advertisement

Il Papa ha lasciato aperta la possibilità di dimettersi qualora non fosse più in grado di adempiere ai suoi compiti, ma nel suo libro autobiografico dello scorso anno ha sottolineato che si tratta di una “possibilità remota”, che si verificherebbe solo in caso di “un impedimento fisico serio”.

Foto: [Archivio Times Of Malta]

Continue Reading