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inceneritore fermo: ricorsi e accuse infuocate bloccano il progetto da 600 milioni

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Un progetto da 600 milioni di euro bloccato da una battaglia legale senza esclusione di colpi! L’inceneritore di Magħtab, destinato a rivoluzionare la gestione dei rifiuti a Malta, resta fermo al palo mentre il consorzio che ha perso l’appalto tenta l’ultima disperata mossa per ribaltare il verdetto.

Secondo Wasteserv, l’azienda che gestisce i rifiuti a Malta, il ricorso presentato da Kanadevia—ex Hitachi—non è altro che un tentativo disperato di ostacolare il processo. Un’accusa pesante: Kanadevia starebbe cercando di sabotare la costruzione dell’impianto solo perché sa di non aver presentato l’offerta migliore.

Ma cosa ha scatenato questa guerra giudiziaria?

Un ricorso che mette a rischio tutto

Kanadevia ha impugnato l’assegnazione dell’appalto, sostenendo che il processo sia stato compromesso da un comunicato di Wasteserv che l’ha definita il “consorzio perdente ” del precedente bando, poi annullato. Secondo la società, questo avrebbe leso la sua immagine e reso l’intera procedura ingiusta. Ma non solo: contesta anche il fatto che Wasteserv abbia deciso di rivedere solo la fase finale della gara invece di ripartire da zero.

E non finisce qui. Kanadevia punta il dito contro il coinvolgimento della società di consulenza internazionale COWI A/S, che aveva già preso parte alla prima valutazione.

La replica durissima di Wasteserv: “Sanno di aver perso”

La risposta di Wasteserv è stata immediata e senza giri di parole. Nella sua dichiarazione al Public Contracts Review Board (PCRB), l’ente ha accusato Kanadevia di aver “gettato il proverbiale lavandino della cucina” nel procedimento per cercare di bloccarlo completamente.

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“Il problema di Kanadevia con la Competitive Negotiation non riguarda nemmeno la valutazione della sua offerta”, ha dichiarato Wasteserv, aggiungendo che il ricorso “non afferma nemmeno che avrebbe dovuto ottenere un punteggio più alto” .

E poi la stoccata finale: “Questo ricorso dimostra chiaramente che Kanadevia è consapevole che la sua offerta non era la migliore in termini di rapporto qualità-prezzo. Non sta cercando di vincere la gara per merito proprio, ma solo di bloccare il processo.”

Wasteserv ha inoltre respinto le accuse di aver compromesso il bando con la definizione di “consorzio perdente “, sottolineando che all’epoca si trattava di un dato di fatto.

Nuova valutazione, stesso verdetto

L’inceneritore, considerato essenziale per i piani di energia sostenibile di Malta, era stato assegnato nell’ottobre 2023 al consorzio formato dall’azienda francese Paprec e dalla maltese Bonnici Bros. Il loro progetto, con un’offerta di 600 milioni di euro, è stato giudicato più conveniente rispetto ai 781 milioni proposti da Hitachi (oggi Kanadevia).

Ma Kanadevia non ha accettato la sconfitta e ha portato la questione in tribunale, ottenendo un’ordinanza per una nuova valutazione delle offerte. Il colpo di scena? Anche il secondo comitato di valutazione ha confermato lo stesso verdetto: il contratto va al consorzio Paprec-Bonnici Bros.

Ma Kanadevia non si arrende. Dopo questa nuova sconfitta, ha presentato un ulteriore ricorso, lasciando ora la decisione finale nelle mani del PCRB.

E mentre la battaglia legale si trascina, il progetto dell’inceneritore resta bloccato, con conseguenze potenzialmente disastrose per gli obiettivi ambientali di Malta. Quanto ancora dovrà aspettare il paese prima di vedere finalmente questo impianto prendere forma?

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Foto: Matthew Mirabelli

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