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Malta

Malta divisa sull’orario scolastico: il PN lancia l’allarme sul ruolo delle famiglie

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Un nuovo fronte di battaglia sull’educazione si è aperto a Malta: il Partito Nazionalista (PN) si schiera contro la proposta di estendere l’orario scolastico, scatenando un acceso dibattito sul bilanciamento tra vita lavorativa e familiare. Ma cosa c’è davvero dietro questa decisione?

In una conferenza stampa dirompente, Justin Schembri, portavoce del PN per l’istruzione, ha difeso con fermezza l’importanza dell’educazione informale: “La qualità dell’educazione conta più della quantità. Non serve prolungare le ore di scuola se il livello rimane lo stesso.” Una critica forte, che richiama l’attenzione su un punto cruciale: il ruolo centrale delle famiglie in una società dove, secondo Schembri, si sta dando troppa importanza al lavoro a scapito della vita personale. “Una società che si concentra solo sull’economia, trascurando la qualità della vita, diventa fredda”  ha aggiunto con tono deciso.

Ma non si è fermato qui. Il PN propone un’alternativa concreta: rafforzare i servizi già esistenti come i club per la colazione e il programma Klabb 3-16, aumentando le risorse umane e materiali e migliorando le condizioni economiche del personale coinvolto. Un approccio, questo, che mira a dare supporto reale alle famiglie senza sacrificare il benessere dei bambini.

Albert Buttigieg, deputato del PN, ha poi portato il dibattito su un livello ancora più personale: “Domandarsi se il tempo di lavoro debba influenzare quello passato in famiglia è una discussione che vale la pena affrontare.”  Una riflessione che punta il dito su una domanda fondamentale: cosa è davvero prioritario per la nostra società? Buttigieg ha suggerito la creazione di una task force, coinvolgendo esperti e rappresentanti dei vari settori, per affrontare in maniera strutturata un tema così delicato.

Anche il governo è intervenuto sulla questione, mostrando segnali di disaccordo interno. Il ministro dell’Istruzione, Clifton Grima, ha ribadito che il benessere dei bambini deve rimanere al centro di qualsiasi decisione, opponendosi all’estensione delle ore scolastiche. Tuttavia, questa posizione contrasta con le recenti dichiarazioni del deputato laburista Edward Zammit Lewis, favorevole alla proposta per allineare gli orari scolastici a quelli lavorativi.

Il dibattito resta aperto, con punti di vista divergenti che evidenziano l’urgenza di un confronto approfondito. La domanda, tuttavia, rimane la stessa: come possiamo garantire il giusto equilibrio tra le esigenze lavorative e il diritto dei bambini a una crescita sana e serena?

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Foto: Partit Nazzjonalista

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