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Fed cauta, inflazione in corsa: nodi cruciali per Regno Unito e USA

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L’inflazione nel Regno Unito ha registrato un nuovo balzo, sorprendendo gli analisti e facendo scattare campanelli d’allarme sull’economia del paese. Allo stesso tempo, negli Stati Uniti, la Federal Reserve ha scelto di tagliare i tassi di interesse, ma con un avvertimento: le prossime mosse saranno improntate alla massima prudenza. Una settimana che lascia poco spazio all’ottimismo per due delle economie più grandi del mondo.

Durante un incontro cruciale di due giorni, la Fed ha deciso di ridurre i tassi d’interesse di un quarto di punto percentuale, portandoli al range compreso tra il 4,25% e il 4,5%. Tuttavia, la banca centrale americana ha ridimensionato le sue aspettative per il 2025, prevedendo solo due tagli ai tassi contro i quattro annunciati in precedenza. In una conferenza stampa, il presidente della Fed Jerome Powell ha dichiarato: “Da questo punto in poi, entriamo in una nuova fase e saremo cauti riguardo ulteriori tagli.”

Nel Regno Unito, invece, l’inflazione ha continuato a salire per il secondo mese consecutivo, segnando il ritmo più veloce da marzo. Secondo l’Office for National Statistics, i prezzi sono aumentati del 2,6% a novembre, rispetto al 2,3% di ottobre, anche se leggermente al di sotto delle aspettative di un aumento del 2,7%. Ancora più preoccupante è stato il dato sull’inflazione core, che esclude cibo ed energia, salita al 3,5%. Servizi e beni essenziali hanno mantenuto una crescita stabile, mentre l’aumento del 5,2% nella crescita dei salari ad ottobre potrebbe mettere ulteriore pressione sulla Bank of England, costretta a bilanciare l’inflazione con il rischio di rallentare l’economia.

Dall’altra parte dell’Atlantico, il settore delle costruzioni negli Stati Uniti ha mostrato segnali misti. Un rapporto del Dipartimento del Commercio ha rivelato che le nuove costruzioni hanno registrato un calo inaspettato a novembre, scendendo dell’1,8% rispetto a ottobre e del 14,6% rispetto allo stesso mese del 2023. Tuttavia, i permessi di costruzione, che rappresentano un indicatore per i futuri progetti, sono aumentati del 6,1%, portando a 1.505.000 unità annualizzate. Questa impennata offre una nota di speranza, suggerendo che il rallentamento potrebbe essere solo temporaneo. Nonostante ciò, i livelli attuali di costruzione non sembrano sufficienti a soddisfare la crescente domanda di abitazioni, con il rischio di mantenere elevati i prezzi delle case per le famiglie americane.

Questa analisi economica lascia poco spazio alle illusioni: tra inflazione crescente, tassi in bilico e incertezze immobiliari, le prossime settimane si preannunciano decisive per capire il futuro di queste economie.


Foto: Tolga Akmen/AFP

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Nota: Questo articolo è pubblicato solo a scopo informativo e non costituisce consulenza legale e/o finanziaria. Redatto da Bank of Valletta plc, 58, Zachary Street, Valletta. Bank of Valletta è una società per azioni regolata dalla MFSA e autorizzata a svolgere attività bancarie e di investimento in conformità con il Banking Act (Cap. 371 delle Leggi di Malta) e l’Investment Services Act (Cap. 370 delle Leggi di Malta).

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