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Malta

Malta supera tutti: record di permessi di soggiorno in Europa

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L’anno scorso Malta ha registrato un vero e proprio boom di permessi di soggiorno, rilasciandone quasi 42.000! Nessun altro paese dell’Unione Europea è riuscito a fare di più in proporzione alla sua popolazione, come rivelano gli ultimi dati Eurostat. Un risultato che mette Malta ben al di sopra degli altri Stati membri, con cifre che fanno girare la testa.

Per mettere tutto in prospettiva, pensa che paesi come la Germania, pur avendo rilasciato oltre 586.000 permessi, non hanno raggiunto lo stesso livello di Malta se consideriamo la densità della popolazione. È proprio qui che il nostro piccolo arcipelago brilla come una superpotenza in questo campo: Malta ha rilasciato ben 7.400 permessi ogni 100.000 abitanti, uno sproposito rispetto agli altri paesi europei!

“L’occupazione è rimasta la principale ragione per il rilascio di permessi di soggiorno nel 2023, rappresentando il 33,8% (1,3 milioni) di tutti i primi permessi di soggiorno rilasciati” , ha dichiarato Eurostat. E a Malta, questa tendenza si è vista in modo ancora più accentuato: due terzi dei permessi (quasi 28.000) sono stati concessi per motivi di lavoro. Ma non è finita qui. Anche l’istruzione ha avuto un peso rilevante, con oltre 7.300 permessi, mentre i motivi familiari hanno giustificato quasi 3.200 permessi.

I numeri parlano chiaro e fanno riflettere, soprattutto se consideriamo il momento di intenso dibattito sulla dipendenza di Malta dai lavoratori stranieri. Lo scorso anno, la popolazione ha superato i 563.000 abitanti, secondo l’Ufficio Nazionale di Statistica (NSO), alimentando la discussione su come l’arrivo massiccio di nuovi residenti stia trasformando il volto dell’isola.

Nonostante le critiche, il primo ministro Robert Abela ha respinto l’idea che l’economia dipenda dalla crescita costante della popolazione, definendo queste affermazioni “sbagliate”. “In realtà, è l’economia che ha attratto persone qui, non il contrario”, ha ribadito, aggiungendo l’importanza di “analizzare come questi lavoratori stiano rispondendo ai bisogni del nostro paese” .

Ma il tema è caldo e le misure non sono tardate ad arrivare. A luglio, il Ministero dell’Interno ha cominciato a mettere un freno al numero di lavoratori extra-UE nei settori che riteneva ormai “saturi”, lasciando centinaia di lavoratori di paesi terzi con i permessi in scadenza.

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Il legame tra l’esplosione economica di Malta e il numero crescente di lavoratori stranieri è stato sottolineato anche dal Ministro delle Finanze Clyde Caruana, che ha avvertito della necessità di mantenere questa tendenza per garantire una crescita economica media del 4,2% entro il 2040.

Non tutti però sono d’accordo. Lo scorso anno, il leader dell’opposizione Bernard Grech ha dichiarato senza mezzi termini: “Non possiamo continuare ad aumentare il numero di lavoratori stranieri sulla nostra isola” .

Guardando all’Europa, emerge che Malta, insieme a Cipro e Liechtenstein, ha concesso proporzionalmente più permessi rispetto ai suoi vicini. Al contrario, le grandi economie come Francia e Spagna hanno rilasciato molti meno permessi in rapporto alla loro popolazione.

La Francia, con i suoi 68 milioni di abitanti, ha emesso solo 500 permessi ogni 100.000 persone, e la Spagna, con oltre 48 milioni di abitanti, ne ha concessi poco più di 1.100. Ma il caso più estremo è quello della Romania, che con una popolazione di oltre 19 milioni di persone ha concesso meno di 300 permessi ogni 100.000 abitanti.

I dati utilizzati per questa analisi sono stati forniti esclusivamente da Eurostat e includono le cifre della popolazione registrata all’inizio dell’anno e il numero di primi permessi di soggiorno rilasciati.

Foto: Matthew Mirabelli

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