Il presunto leader del gruppo dello Stato Islamico è stato ucciso in Siria in un’operazione condotta dall’agenzia di intelligence turca MIT, ha dichiarato ieri il presidente turco Erdogan.
Il sospetto leader di Daesh, nome in codice Abu Hussein al-Qurashi, è stato neutralizzato in un’operazione condotta ieri (sabato) dal MIT in Siria
Il gruppo dello Stato Islamico ha annunciato la morte del suo precedente leader, Abu Hasan al-Hashimi al-Qurashi, il 30 novembre, sostituendolo con Abu Hussein al-Qurashi.
Un corrispondente dell’AFP nel nord della Siria ha dichiarato che sabato agenti dei servizi segreti turchi e della polizia militare locale, sostenuti dalla Turchia, hanno isolato una zona a Jindires, nella regione nord-occidentale di Afrin.
I residenti hanno riferito all’AFP che l’operazione aveva preso di mira una fattoria abbandonata che veniva utilizzata come scuola islamica.
La Turchia ha dispiegato truppe nel nord della Siria dal 2020 e controlla intere zone con l’aiuto di ausiliari siriani.
Gli Stati Uniti hanno effettuato un raid di elicotteri nel nord della Siria in un’operazione a metà aprile, affermando che il gruppo dello Stato Islamico stava pianificando attacchi in Europa e in Medio Oriente.
Il Comando centrale degli Stati Uniti ha dichiarato di aver ucciso un alto dirigente del gruppo IS durante l’operazione. Il suo nome è Abd-al Hadi Mahmud al-Haji Ali.
Sospetti combattenti del gruppo dello Stato Islamico hanno ucciso almeno 41 persone, di cui 24 civili, il 16 aprile in Siria.
Nella prima settimana di aprile, le forze statunitensi hanno dichiarato di aver ucciso un leader del gruppo IS responsabile della pianificazione di attacchi in Europa, indicandolo come Khalid Aydd Ahmad al-Jabouri.
Quando era all’apice del suo potere, controllando ampie zone dell’Iraq e della Siria, il gruppo IS ha rivendicato la responsabilità di una serie di attacchi in Europa.
Nell’ottobre 2019, Washington ha annunciato di aver ucciso il leader dell’IS Abu Bakr al-Baghdadi in un’operazione nel nord-ovest della Siria.
Nonostante sia stato cacciato da gran parte del territorio che un tempo controllava, il gruppo dello Stato Islamico continua a lanciare attacchi in Siria.
