Un commento che ha scatenato un vero terremoto. Albert Mamo, l’uomo che ha insinuato su Facebook che il ministro della salute Jo Etienne Abela si fosse intascato delle commissioni da un progetto governativo, non ha nessuna intenzione di fare marcia indietro. Nonostante il ministro abbia chiesto alla polizia di indagare sul suo conto, Mamo ha ribadito la sua posizione senza alcun timore.
Sotto una notizia che celebrava l’arrivo di un nuovo scanner MRI all’ospedale generale di Gozo, Mamo ha lasciato un commento destinato a fare rumore: “Quante commissioni hai guadagnato, signor Ministro???”. E come se non bastasse, un altro utente ha risposto con un ironico “mmmmm innumerevoli”
.
Il ministro Abela non ha perso tempo e ha ritenuto che quei commenti fossero diffamatori, meritando così un’indagine penale. Ma Albert Mamo non si è lasciato intimidire e, contattato dal Times of Malta
, ha difeso con fermezza la sua opinione.
“Resto fermo sul mio commento. Nessuno può negare che negli ultimi anni ci sia stata molta corruzione nel governo e nel sistema sanitario, e credo che i dubbi espressi siano del tutto validi”, ha dichiarato con determinazione. Mamo ha aggiunto di non avere prove di illeciti specifici, ma ha sottolineato: “Con tutta la corruzione che è venuta a galla nell’ultimo decennio, penso sia giusto fare queste domande”
.
Secondo Mamo, si tratta semplicemente di esercitare il proprio diritto di parola: “Questa è libertà di espressione. I politici devono essere aperti alle critiche. È una parte inevitabile del loro lavoro”
, ha concluso.
Ma questo non è il primo scontro tra Mamo e un rappresentante del governo. Anni fa, era già stato trascinato in tribunale e multato per un commento al vetriolo rivolto al ministro Ian Borg. Nonostante ciò, Mamo continua a difendere il suo diritto a esprimere liberamente le sue opinioni.
Un aspetto importante da ricordare: a Malta la diffamazione è considerata un reato civile, non penale. Questo perché il governo laburista ha eliminato la diffamazione criminale alcuni anni fa, modificando il panorama legale in merito.
Ma torniamo al cuore della questione: il nuovo scanner MRI, che il governo ha dichiarato essere costato ben 3 milioni di euro. Si tratta di un modello di ultima generazione che permetterà ai pazienti di Gozo di sottoporsi a una vasta gamma di esami senza dover attraversare il mare per raggiungere Malta. Questo scanner prenderà il posto di una macchina MRI temporanea e portatile che era stata installata nell’ospedale di Gozo all’inizio dell’anno.
Foto: [Archivio Times Of Malta]