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Malta

La nuova legge sull’aborto non cambierà il caso Prudente

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La nuova legge sull’aborto presentata venerdì non avrebbe fatto alcuna differenza nel caso di Andrea Prudente, secondo due ginecologi che hanno opinioni opposte sulla legge.

Il caso di Prudente è balzato agli onori della cronaca internazionale quando a Malta le è stato negato l’aborto dopo la rottura delle membrane alla 16a settimana di gravidanza. I medici le dissero che potevano intervenire solo se la sua vita era in pericolo imminente. La sua gravidanza è stata interrotta medicalmente in Spagna.

Il caso ha spinto il Primo Ministro Robert Abela a proporre un emendamento legale per evitare che l’incidente si ripeta.

Il progetto di legge originale è stato rimandato al tavolo da disegno in seguito alle critiche degli attivisti anti-aborto e di diverse figure pubbliche di alto profilo, tra cui il presidente George Vella e il suo predecessore Marie Louise Coleiro Preca.

Il disegno di legge prevede che l’intervento debba essere approvato da un team di tre medici, due dei quali devono essere ostetrici o ginecologi, e può essere effettuato solo nei casi in cui il feto non sia considerato vitale.

La legge prolunga la sofferenza

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Parlando con Times of Malta, il consulente ostetrico e ginecologo Mark Sant ha descritto la nuova legge come “regressiva”, sostenendo che non avrebbe fatto alcuna differenza nel caso di Andrea Prudente.

Secondo Sant, la nuova legge non avrebbe permesso a Prudente di abortire il suo feto quando ha subito la rottura delle membrane a 16 settimane di gravidanza.

Ora ci vogliono tre specialisti per dire che un’infezione è pericolosa per la vita, invece di uno solo.

Descrivendo la situazione come “status quo”, Sant ha detto che si deve ancora aspettare “un’infezione massiccia perché la vita della donna sia in pericolo e si debba intervenire”.

Inoltre, secondo Sant, la proposta di legge rischia di prolungare il tempo necessario per trattare una donna che soffre di una rottura simile.

“Ora ci vogliono tre specialisti per dire che un’infezione è pericolosa per la vita, anziché solo quello che si prende cura di lei. In passato, il consulente discuteva con la propria équipe e decideva che sì, la situazione è grave. Ora ci sarà un meccanismo complesso che richiederà tre specialisti approvati per decidere, che invariabilmente richiederà più tempo e forse porterà ulteriori ritardi”.

Emendamento ‘ragionevole’

La consulente ostetrica e ginecologa Christine Schembri Deguara ha convenuto che è improbabile che la nuova legge abbia un impatto su casi come quello di Prudente.

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Sottolineando di non essere a conoscenza dei dettagli medici del caso di Prudente, Schembri Deguara ha detto che le informazioni di dominio pubblico suggeriscono che la salute di Prudente non era ancora in grave pericolo, come definito dalla legge, e che quindi non avrebbe potuto interrompere la gravidanza in base alla legge proposta.
Tuttavia, a differenza di Sant, Schembri Deguara ha definito la nuova legge “ragionevole”, in quanto elimina l’ambiguità su ciò che costituisce un grave pericolo, chiarisce la terminologia e protegge i professionisti del settore medico codificando le pratiche mediche esistenti nella legge.

Inoltre, non condivide l’idea che la revisione del caso da parte di un’équipe medica di tre persone causerà ulteriori ritardi, affermando che “dal punto di vista medico è abbastanza chiaro se una situazione è in pericolo di vita o meno”.