Un postino è stato condannato a pagare a un’anziana donna più di 12.500 euro di danni dopo che è stato ritenuto responsabile al 60% di un incidente che l’ha lasciata gravemente ferita.
L’incidente è avvenuto il 25 gennaio 2016 in Triq Paċifiku Scicluna, a Vittoriosa, quando il postino Emanuel Camenzuli ha fatto retromarcia con il suo veicolo da lavoro e ha colpito Mabel Darmanin, 84 anni.
Darmanin ha dichiarato che si trovava sul marciapiede quando è stata colpita, ma Camenzuli ha insistito che non avrebbe potuto colpirla se non stesse camminando sulla strada. Sebbene gli unici testimoni fossero le persone coinvolte nell’incidente, il giudice Toni Abela ha concluso che l’impatto è avvenuto quando la donna è scesa dal marciapiede per evitare una grata di ferro.
La Darmanin
ha raccontato che stava tornando a casa quando ha sentito quello che le è sembrato “un armadio” caderle addosso.
Il postino ha detto di essersi fermato quando ha notato che i suoi sensori di parcheggio in retromarcia erano stati attivati, aggiungendo di aver sentito come se qualcuno fosse appoggiato al furgone che stava guidando.
La donna ha riportato un’invalidità permanente del 20%. Nel calcolare i danni, il giudice ha respinto la richiesta presentata dalla figlia della donna, Joanne, che si aspettava un risarcimento per le spese sostenute per prendersi cura di lei, dato che aveva dovuto lasciare il lavoro e persino modificare la propria casa per ospitare la madre, che prima era indipendente.
Il giudice ha osservato che un gesto del genere è nobile e che la decisione non deve essere sostenuta da altri. Tuttavia, ha osservato che rispettare i genitori non significa che i figli debbano sacrificare tutto
per loro, a meno che non ci sia altro modo.
Pur attribuendo il 60% della colpa dell’incidente al postino, che avrebbe dovuto fermarsi prima, il giudice Abela lo ha condannato a pagare alla donna un risarcimento di 12.514 euro.