Malta

Favoritismi e indagini: cresce la tensione sul caso Bartolo

Published

on

“Voglio lasciare che la commissione svolga la sua funzione e non voglio anticipare ciò che dovrebbe dire” , ha dichiarato Robert Abela, mantenendo un atteggiamento prudente sul caso che coinvolge il ministro Clayton Bartolo e sua moglie, al centro di un infuocato scandalo di favoritismi.

Il primo ministro si è rifiutato di dire se Bartolo debba rimborsare il denaro che la moglie ha ricevuto per un lavoro mai svolto. “Non voglio influenzare i membri governativi di quella commissione”, ha sottolineato, lasciando però intendere che “tutti capiscono quale sia il sentimento popolare” su questa vicenda esplosiva. Ha anche aggiunto che i due membri governativi della commissione, Jonathan Attard e Andy Ellul, “hanno una linea di pensiero chiara”  su come procedere.

Nel frattempo, il caso sta scuotendo le fondamenta del governo. Giovedì, la Commissione per gli Standard in Parlamento ha stabilito che il ministro Clayton Bartolo e il ministro di Gozo Clint Camilleri hanno abusato del loro potere, promuovendo Amanda Muscat, allora fidanzata di Bartolo, a ruoli di consulenza per i quali non era qualificata. Stipendi da capogiro e incarichi mai portati a termine: Muscat, inizialmente segretaria di Bartolo, è stata nominata consulente nel suo ministero con uno stipendio di quasi 62.000 euro nel 2020, per poi essere trasferita al Ministero di Gozo con uno stipendio ancora più alto di 68.000 euro. Tuttavia, ha continuato a lavorare come segretaria di Bartolo, percependo il salario di una consulente, come rivelato dal commissario agli standard Joseph Azzopardi.

La commissione deciderà mercoledì le sanzioni per Bartolo e Camilleri, che hanno fino a quel giorno per presentare una spiegazione formale. Arnold Cassola, candidato indipendente, li ha sfidati a comparire di persona davanti alla commissione per giustificarsi.

Ma Abela, lungi dal restare sulla difensiva, ha colto l’occasione per attaccare il Partito Nazionalista (PN), accusandolo di ipocrisia. “Il PN ha permesso scandali ben peggiori sotto la sua amministrazione”, ha dichiarato con fermezza, ricordando che è stato il governo laburista a creare la figura del commissario agli standard. “Se il PL non avesse introdotto questa legge, episodi come quello che stiamo discutendo non sarebbero mai stati scrutinati” , ha affermato.

Non ha risparmiato neanche Roberta Metsola, presidente del Parlamento Europeo, accusandola di “nepotismo palese” per aver nominato suo cognato capo di gabinetto. Ha inoltre menzionato una denuncia contro quattro deputati del PN per presunta assenza dai loro obblighi lavorativi pubblici.

Advertisement

Abela ha poi lanciato un duro attacco a Repubblika, definendola “la fazione più estrema del PN”, in seguito alla denuncia penale presentata dall’ONG contro il suo ex capo di gabinetto Glenn Micallef. Secondo Repubblika, Micallef avrebbe autorizzato il trasferimento di Amanda Muscat al Ministero di Gozo, facilitando così una frode ai danni dello Stato. Abela ha liquidato la denuncia come “disgustosa” e come un tentativo di ostacolare la nomina di Micallef a commissario europeo, dopo che quest’ultimo ha dimostrato “prestazioni eccellenti”  davanti al comitato CULT del Parlamento Europeo.

Foto: Chris Sant Fournier
Video: Malta Today

Exit mobile version