Un comitato incaricato di monitorare le condizioni all’interno del centro di detenzione di Safi ha denunciato lo stato “totalmente antigienico” del locale preposto alla distribuzione del cibo.
Il centro Safi, utilizzato per detenere i richiedenti asilo, è stato a lungo al centro di denunce per le condizioni disumane.
L’accesso al centro da parte delle ONG è strettamente controllato e limitato.
Nel suo rapporto del 2022 sulle condizioni del centro, il comitato di monitoraggio dei detenuti ha ripetuto molte delle stesse raccomandazioni che ha fatto per anni su come migliorare le condizioni dei detenuti.
Nonostante il programma di ristrutturazione “in corso” del centro, la commissione ha affermato che la stanza utilizzata per la distribuzione del cibo non è adeguata e non è assolutamente igienica.
Il consiglio ha affermato che il personale dovrebbe essere sempre presente nel centro di detenzione per garantire adeguatamente i diritti dei detenuti. Ha inoltre esortato le autorità a garantire ai detenuti un tempo adeguato per partecipare ad “attività utili”. Il personale del centro dovrebbe ricevere un “chiaro messaggio” che l’uso di forza eccessiva, l’abuso verbale e il comportamento provocatorio non saranno tollerati.
Il consiglio ha affermato che le autorità dovrebbero garantire una fornitura adeguata di materassi in ogni momento, che dovrebbero essere resistenti al fuoco e facili da pulire.
Altre raccomandazioni includono la formazione continua del personale di custodia in materia di primo soccorso e valutazioni regolari dei rischi in materia di sicurezza. Le raccomandazioni del consiglio sono state inviate al Ministro degli Interni Byron Camilleri.
In una visita a Malta del 2021, il Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa è rimasto “colpito dalla situazione deplorevole” in uno dei blocchi del centro di detenzione.
Dunja Mijatović ha esortato le autorità a prendere provvedimenti immediati per garantire condizioni dignitose a tutti coloro che vivono nel centro.
