Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) offre un’opportunità unica per gli amanti dell’arte e i curiosi: sabato 20 aprile, la mostra “Contemporaneo” aprirà le sue porte al pubblico presso la sede del ministero a Piazzale di Porta Pia 1. Un’occasione straordinaria per immergersi nell’arte contemporanea e scoprire le opere di alcuni dei più rinomati artisti italiani.
L’evento, che si ripete ogni terzo sabato del mese, consentirà ai visitatori di esplorare gratuitamente le opere d’arte esposte all’interno del dicastero di Porta Pia. Le visite si svolgeranno alle ore 11:00 durante la mattinata, con una durata stimata di un’ora.
Per partecipare, è necessario inviare una mail all’indirizzo mitcontemporaneo.dgp@mit.gov.it indicando il nome, cognome, luogo e data di nascita dei visitatori. Una volta confermata la prenotazione, gli ospiti potranno accedere alla mostra e godere di un’esperienza artistica senza pari.
Le opere esposte nella mostra “Contemporaneo” sono state realizzate da maestri di grande valore, tra cui spiccano nomi come Chiara Dynys, Giosetta Fioroni, Giovanni Frangi, Emilio Isgrò, Massimo Listri, Giulia Napoleone, Alessandro Papetti, Paola Pezzi, Michelangelo Pistoletto, Arnaldo Pomodoro, Pietro Ruffo, Sissi, Guido Strazza e Grazia Varisco. Queste creazioni, affidate al ministero in comodato gratuito, sono distribuite in vari spazi dell’edificio, dall’ingresso agli ambienti di rappresentanza, dallo studio del ministro agli uffici dello staff di Gabinetto, dai corridoi alle aree di accoglienza degli ospiti.
La mostra offre un’occasione imperdibile per immergersi nell’universo artistico contemporaneo italiano e per apprezzare le diverse espressioni creative dei talentuosi artisti coinvolti. L’accesso alla sede del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti è facile da trovare, essendo situato in Piazzale di Porta Pia 1.
Non perdete l’opportunità di partecipare a questa straordinaria esposizione d’arte. Prenotate il vostro posto oggi stesso e preparatevi a lasciarvi affascinare dalla bellezza e dall’originalità delle opere in mostra.
