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Gli azionisti di GO riceveranno un dividendo di 9c per azione
Per il Gruppo GO il 2022 è stato un anno record e l’azienda è più fiduciosa nella sua capacità di continuare a prosperare nel panorama in evoluzione delle telecomunicazioni con una visione chiara e una strategia ambiziosa.
Lo ha dichiarato il presidente di GO, Lassaad Ben Dhiab, durante l’assemblea generale annuale della società, nel corso della quale ha anche annunciato che il consiglio di amministrazione ha raccomandato un dividendo di 9 centesimiperazione, portando il totale dei dividendi distribuiti per il 2022 a 15 centesimiperazione .
L’amministratore delegato Nikhil Patil ha sottolineato come i disordini economici e politici in Ucraina e in Medio Oriente, insieme al persistere dell’inflazione e al rallentamento della catena di approvvigionamento in generale, abbiano avuto un impatto sul GO.
Ciononostante, siamo riusciti a superare le sfide e, per la prima volta nella storia di GO, abbiamo raggiunto un fatturato di 214,6 milioni di euro, che rappresenta una crescita del 10,8% rispetto all’anno precedente, e un EBITDA di 81,4 milioni di euro, pari a una crescita dell’11,1% rispetto all’anno precedente […] Al di là di questi risultati finanziari, il 2022 rimane un anno gratificante perché abbiamo continuato a crescere e a superare i nostri obiettivi, abbiamo continuato a investire e a diversificare l’attività, abbiamo portato maggior valore ai nostri clienti e azionisti e abbiamo reso le loro vite migliori ogni giornoNikhil Patil, CEO di GO
Patil ha dichiarato che GO supporta ora più di mezzo milione di connessioni giornaliere dei clienti.
“Il nostro canale televisivo TOKIS, l’unica library maltese dedicata a contenuti televisivi maltesi che offre oltre 1.000 ore di intrattenimento, ha riscosso un enorme successo, registrando finora oltre quattro milioni di spettatori, con almeno 155.000 spettatori al giorno. I nostri sforzi hanno contribuito a rendere GO il provider di TV e banda larga con la crescita più rapida nel 2022 “, ha dichiarato.
L’azienda è inoltre sulla buona strada per ridurre la propria impronta di carbonio del 21% entro il 2024 e per ricavare il 25% dell’energia da fonti rinnovabili.
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