Donald Trump si prepara a tornare in scena mercoledì, e lo farà come mai prima d’ora: dietro un impenetrabile vetro antiproiettile. Il suo primo raduno all’aperto dopo essere sopravvissuto a un tentativo di omicidio si preannuncia già come un evento epocale. Ma questa volta, il nemico più grande del miliardario repubblicano non sarà un assalitore armato, ma l’inarrestabile marea di sostenitori che si raduna con passione attorno a Kamala Harris.
L’evento, che si terrà ad Asheboro, in North Carolina, stato decisivo nella sfida serrata del 5 novembre, rappresenta per Trump un’occasione cruciale per riappropriarsi della sua leggendaria capacità di creare raduni imponenti e spettacolari. Con al suo fianco il candidato alla vicepresidenza J.D. Vance, Trump prenderà la parola su un palco allestito all’interno di un museo dell’aviazione, circondato da aerei da guerra d’epoca. Qui esporrà le sue visioni sulle politiche di sicurezza nazionale, cercando di riconquistare il pubblico che un tempo lo acclamava senza riserve.
Non è un caso che questo evento rappresenti una svolta: è la prima volta che Trump organizza un grande raduno all’aperto dopo essere sfuggito a un attentato a Butler, Pennsylvania, appena un mese fa. Quell’attacco, che ha visto un passante perdere la vita prima che il cecchino del Secret Service eliminasse l’aggressore, ha spinto il Secret Service a suggerire al 78enne di limitarsi a eventi al chiuso, come arene sportive, più facili da controllare. Da allora, Trump ha partecipato a una dozzina di eventi indoor, ma la pressione di tornare in grande stile è palpabile.
Il Secret Service, come di consueto, non rilascia commenti pubblici sulle misure di sicurezza, ma è impossibile non notare lo schermo protettivo eretto attorno al palco dal quale parleranno Trump e Vance. “Le folle sono parte del DNA politico di Trump,”
commentano i suoi più stretti collaboratori, ricordando come l’ex presidente si sia sempre dipinto come un outsider, un uomo del popolo. Durante la sua presidenza, Trump non ha mai smesso di organizzare raduni in stile elettorale, riempiendo arene sportive con oltre 10.000 persone, rafforzando così la sua immagine di leader indomabile.
Trump ha sempre contato su queste dimostrazioni di forza per far apparire il presidente Joe Biden, i cui eventi pubblici sono spesso sobri e scarsamente frequentati, come un leader debole e poco efficace. Ma qualcosa è cambiato radicalmente il 21 luglio, quando Biden, 81 anni, ha sorprendentemente abbandonato la corsa alla rielezione, sostenendo apertamente la sua vice Kamala Harris come futuro del Partito Democratico.
Il sostegno travolgente per Harris ha colto di sorpresa la campagna di Trump, e l’onda d’urto è evidente ovunque. Harris, 59 anni, sta conquistando folle oceaniche, riempiendo arene oltre ogni aspettativa. Solo martedì sera, i suoi sostenitori hanno affollato il Democratic National Convention a Chicago, mentre lei teneva un raduno di massa a Milwaukee. In un simbolico gesto di sfida, Harris ha scelto proprio l’arena di Milwaukee, la stessa usata dai repubblicani per la loro convention di luglio.
La North Carolina è uno degli stati chiave dove si deciderà il futuro delle elezioni del 5 novembre. Le elezioni presidenziali negli Stati Uniti non si vincono con un semplice voto popolare, ma stato per stato, con ogni stato che assegna un numero diverso di voti elettorali. Il candidato che raccoglie la maggioranza dei voti elettorali conquista la presidenza. La maggior parte degli stati tende a votare stabilmente per i repubblicani o i democratici, e sono solo sette gli stati realmente in bilico, dove si combatterà la vera battaglia e dove i candidati concentreranno la loro campagna elettorale.
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