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Trump rompe il silenzio: sfida Kamala Harris in tre dibattiti decisivi

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Donald Trump, il controverso ex presidente degli Stati Uniti, ha finalmente deciso di affrontare Kamala Harris in un dibattito presidenziale il prossimo 10 settembre, dopo aver precedentemente evitato il confronto. Un’azione che ha lasciato tutti a bocca aperta, soprattutto considerando la sfida che Harris ha lanciato con la sua clamorosa ascesa come candidata democratica.

In una mossa disperata per recuperare l’attenzione che Harris ha rapidamente catturato, Trump ha proposto non uno, ma ben tre dibattiti per settembre. È chiaro che Trump sente la pressione: Harris, con il suo ingresso esplosivo, ha scosso le fondamenta della politica americana, attirando un’enorme raccolta fondi e demolendo il vantaggio che l’ex presidente repubblicano vantava nei sondaggi. La sua campagna è diventata una macchina inarrestabile, aprendo una strada verso la vittoria molto più ampia di quanto i democratici avrebbero mai immaginato solo poche settimane fa.

Kamala Harris, la prima vicepresidente donna nella storia degli Stati Uniti, e prima afroamericana e sudasiatica a ricoprire questa carica, si avvicina alla Convention Nazionale Democratica a Chicago con una forza travolgente. I suoi comizi, affollatissimi e acclamati, hanno riacceso l’entusiasmo tra i democratici, regalando al partito una nuova speranza.

Nel frattempo, Trump, dall’alto della sua lussuosa residenza affacciata sull’oceano in Florida, si è ritrovato in una posizione inusuale: spettatore, piuttosto che protagonista, mentre Harris domina la scena. Un ruolo che certamente non gli si addice, e che lo ha spinto a ridurre la sua stessa campagna elettorale.

“Spero che accetti”  ha detto Trump ai giornalisti, riferendosi alla sfida dei dibattiti che ha lanciato per il 4, 10 e 25 settembre. Nonostante la sua apparente sicurezza, è evidente che l’ex presidente sente il bisogno di riconquistare il centro della scena.

Kamala Harris, da parte sua, ha risposto prontamente, dichiarando giovedì che “non vede l’ora” di affrontare Trump il 10 settembre su ABC News, in un dibattito già programmato, su cui le due campagne si erano scontrate dopo il ritiro temporaneo di Trump. Ma la campagna di Harris non ha ancora commentato le altre due date proposte, con Fox News e NBC News.

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‘Stesse politiche’

Non poteva mancare il solito repertorio di attacchi di Trump, che ha ripetutamente messo in dubbio l’intelligenza dell’ex procuratore generale e senatrice degli Stati Uniti. Il tutto in un evento punteggiato da numerose falsità.

Le dichiarazioni dell’ex presidente hanno spaziato su vari argomenti, dalle elezioni al suo operato in carica, includendo affermazioni false sul prezzo della benzina, sulle dimensioni delle sue folle, sui morti tra le forze armate statunitensi in Afghanistan e persino sull’insurrezione del 2021 al Campidoglio.

Nonostante abbia assicurato ai giornalisti che ci sarà un trasferimento pacifico del potere dopo il voto del 5 novembre, Trump non ha perso occasione per mettere in dubbio l’onestà delle elezioni, e ha perfino affermato che l’ultimo trasferimento è stato pacifico, nonostante la rivolta mortale al Campidoglio.

Quando gli è stato chiesto se avrebbe dovuto modificare la sua campagna per fronteggiare Harris, dopo che questa ha sostituito il presidente Joe Biden il 21 luglio, Trump ha risposto con la solita retorica: “Sono le stesse politiche, frontiere aperte, debolezza nei confronti del crimine. Lei è, penso, peggio di Biden.”

Il confronto tra Trump e un Biden ormai in caduta libera a giugno aveva segnato la fine della campagna di rielezione del veterano democratico, ma Trump aveva mostrato una certa riluttanza a sfidare Harris su un terreno neutrale.

A 78 anni, l’ex presidente sembra faticare a trovare nuove strategie per colpire Harris, tanto da rifugiarsi in una serie di soprannomi sempre più confusi per definire la sua avversaria.

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‘Vera forza’

La conferenza stampa di Trump è stata la sua prima apparizione pubblica da quando Harris – di quasi una generazione più giovane, con i suoi 59 anni – ha annunciato il suo compagno di corsa, Tim Walz, e ha iniziato un tour nei principali stati in bilico.

Giovedì, Harris e Walz sono apparsi in Michigan, prima di partire per una serie di comizi negli stati della “Sun Belt”, come Arizona e Nevada, previsti per venerdì e sabato.

“La vera forza di un leader non si misura su chi riesci a sconfiggere, ma su chi riesci a sollevare”  ha dichiarato Harris a una folla di circa 170 sostenitori a Detroit, in un evento che, sebbene più piccolo rispetto ai suoi recenti comizi, ha comunque dimostrato l’entusiasmo che la sua campagna ha generato.

Mercoledì, il Sabato’s Crystal Ball, una delle principali fonti di previsioni elettorali, ha modificato tre delle sue previsioni a favore dei democratici, spostando Minnesota e New Hampshire da “lean Democratic” a “likely Democratic” e la Georgia da “lean Republican” a “toss-up”.

Nel frattempo, un sondaggio condotto dalla Marquette University Law School ha mostrato che Harris è in vantaggio di sei punti su Trump tra gli elettori probabili: 53% contro 47%.

Nonostante il suo frenetico programma di campagna, Harris ha risposto raramente alle domande dei giornalisti da quando è entrata in corsa, e Trump aveva cercato di sfruttare questa mancanza di esposizione mediatica come un tema elettorale, già prima della conferenza stampa di giovedì.

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“Non ha fatto un’intervista – non può fare un’intervista, è a malapena competente… Ma non vedo l’ora di confrontarmi nei dibattiti, perché penso che dobbiamo chiarire le cose”  ha detto Trump dalla Florida.

Più tardi, giovedì, Harris ha risposto: “Ho parlato con il mio team. Voglio che venga organizzata un’intervista prima della fine del mese.”

Foto: AFP

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