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Tecnologia

Trump asks US Supreme Court to pause law threatening TikTok ban 

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Donald Trump ha sorpreso tutti con un’inversione di marcia che ha lasciato senza parole. Dopo aver dichiarato guerra a TikTok, accusando l’app cinese di rappresentare una minaccia per la sicurezza nazionale, ora chiede alla Corte Suprema di concedere più tempo per risolvere la questione della vendita forzata dell’app da parte del proprietario ByteDance. “Vista la complessità e la novità di questo caso, la corte dovrebbe concedere più tempo per affrontare questi problemi,”  ha scritto il suo team legale, suggerendo che la sua nuova amministrazione potrebbe trovare una soluzione politica.

Durante il suo primo mandato, Trump aveva cercato di bandire TikTok dagli Stati Uniti, alimentando timori che il governo cinese potesse spiare gli utenti americani o manipolare i contenuti della piattaforma. Le sue accuse avevano trovato eco anche tra i suoi oppositori politici, nonostante le smentite di ByteDance e del governo cinese. L’ex presidente non si era fermato qui: aveva insistito che una compagnia americana acquistasse l’app e che il governo statunitense partecipasse ai profitti della vendita.

Eppure, la posizione di Trump oggi è radicalmente diversa. “Adesso, pensandoci, sono a favore di TikTok, perché serve competizione,” ha dichiarato recentemente a Bloomberg, aggiungendo che senza TikTok, rimarrebbero solo Facebook e Instagram. “E questo, sapete, è Zuckerberg.”

Il riferimento al fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, non è casuale. Le tensioni tra Trump e le piattaforme social hanno raggiunto l’apice quando Facebook, parte del colosso tecnologico Meta, lo ha bannato dopo l’assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021. Sebbene quei divieti siano stati successivamente revocati, i rapporti tra Trump e i giganti della Silicon Valley sono rimasti tutt’altro che cordiali.

Il cambiamento di tono verso TikTok è stato accompagnato da una richiesta legale depositata venerdì. L’avvocato di Trump, John Sauer, ha chiarito che il presidente non prende posizione sul merito legale del caso. “Il presidente Trump non prende posizione sul merito della disputa,” ha scritto Sauer in un amicus curiae, o “amico della corte”. “Chiede rispettosamente che la corte consideri una proroga della scadenza del 19 gennaio 2025 per permettere alla nuova amministrazione di esplorare una soluzione politica.”

In un panorama di accuse, rivalità e cambi di strategia, la mossa di Trump getta nuova luce sul futuro di TikTok negli Stati Uniti. Mentre il dibattito sulla sicurezza dei dati e la concorrenza prosegue, il colpo di scena dell’ex presidente aggiunge un’ulteriore dose di incertezza e intrigo a una questione già infuocata.

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Foto: AFP

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