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Trump al Madison Square Garden: tra politica e UFC, una notte di alleanze stellari

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È un sabato sera infuocato a New York, e il Madison Square Garden si trasforma in un’arena non solo per l’UFC, ma anche per un trionfo politico. Donald Trump, Presidente eletto degli Stati Uniti, fa il suo ingresso tra gli applausi e i cori di una folla in delirio, pronto a godersi l’attesissimo incontro di peso massimo. L’atmosfera è elettrica: Trump non è solo un ospite, ma una star acclamata.

Accompagnato dal CEO della UFC, Dana White, il Presidente arriva appena prima del main event. La serata, però, è più di un semplice show sportivo. Tra i presenti ci sono nomi di spicco: Elon Musk e Vivek Ramaswamy, incaricati da Trump di guidare la battaglia contro le inefficienze governative, sono al suo fianco. Robert F. Kennedy Jr., scelto per il ruolo di segretario alla salute, si unisce al gruppo dopo aver condiviso il viaggio con Trump sul suo jet privato, come documentato in una foto che li ritrae sorridenti.

Ma non finisce qui. Nel pubblico, spiccano anche Tulsi Gabbard, ex deputata democratica e nuova direttrice dell’intelligence nazionale, e i figli di Trump, Eric e Don Jr. A dare un tocco rock all’evento, Kid Rock, presenza fissa ai raduni trumpiani, che non manca mai di infiammare la folla.

Il momento clou? L’incontro tra Trump e Joe Rogan, il celebre podcaster e commentatore UFC, che lo saluta calorosamente. Rogan, dopo aver ospitato Trump nel suo show, non ha esitato a dichiarare il suo sostegno al Presidente. Sul maxischermo, intanto, scorrono immagini della campagna elettorale, accompagnate da potenti frammenti sonori delle dichiarazioni di Trump. Il video si chiude con una promessa visiva: i numeri 45 e 47, a simboleggiare il passato e il futuro presidenziale.

Mentre la folla scandisce cori di “USA, USA”, Trump osserva gli incontri in prima fila, seduto accanto a Musk. E quando Jon Jones difende il titolo con un knockout tecnico al terzo round contro Stipe Miocic, l’arena esplode. Jones non perde l’occasione per onorare il Presidente: dopo il match, esegue il famoso ballo ‘YMCA’ di Trump e lo ringrazia pubblicamente: “Un grande grazie al Presidente Donald Trump per essere qui stasera” . La folla risponde con un’ovazione travolgente.

Ma la serata non è ancora finita. In un gesto simbolico e carico di significato, Jones passa la sua cintura di campione a Trump, che la solleva sotto gli applausi scroscianti. I due scambiano qualche parola, suggellando un legame che va oltre lo sport.

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Non è una novità che Trump sia un habitué degli eventi UFC: durante la campagna elettorale, ha partecipato a ben tre incontri. Le sue radici nel mondo del combattimento affondano nel passato, quando ospitava gli incontri UFC nei suoi casinò, sostenendo la lega ben prima che diventasse un fenomeno globale da miliardi di dollari.

Foto: AFP

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