Il tonno in scatola, presente in tante dispense europee, potrebbe nascondere un’insidiosa minaccia: livelli pericolosamente alti di mercurio! Due importanti associazioni ambientaliste, Bloom e Foodwatch, lanciano un vero e proprio allarme e invitano governi e supermercati a prendere provvedimenti “urgenti”. La situazione è allarmante e rischia di colpire milioni di consumatori ignari.
Bloom ha condotto test approfonditi su 148 confezioni di tonno acquistate in modo casuale in Regno Unito, Francia, Italia, Germania e Spagna, e il verdetto è scioccante: “Tutti i campioni erano contaminati da mercurio”. I risultati indicano che in oltre metà delle confezioni il livello di mercurio superava i 0,3 milligrammi per chilogrammo, il limite massimo consentito per la maggior parte dei pesci. Ma nel caso del tonno, la normativa ammette livelli tre volte più alti. Un rischio che, secondo Bloom, non ha nulla a che vedere con la salute, ma piuttosto con il profitto, poiché “il limite attuale di 1 milligrammo per chilo è stato fissato per garantire la vendita del 95% del tonno pescato”
.
Le due associazioni sottolineano che non ci sono basi sanitarie per tollerare una simile eccezione. “Il mercurio non è meno tossico se viene ingerito attraverso il tonno; conta solo la concentrazione di mercurio”
, ribadiscono Bloom e Foodwatch, lanciando un appello pressante: ridurre subito il limite ammesso a 0,3 milligrammi per chilo, come per gli altri pesci. Non possiamo permetterci di ignorare il problema.
E il pericolo è reale: il mercurio si disperde nei mari attraverso i depositi atmosferici generati dalle centrali a carbone, ma una volta in acqua si trasforma in metilmercurio, una forma ancora più tossica, che si infiltra nella catena alimentare e minaccia il sistema nervoso. L’Organizzazione Mondiale della Sanità classifica già il mercurio tra le dieci sostanze più dannose per la salute pubblica, legandolo a gravi disturbi neurologici.
Bloom e Foodwatch chiedono alla Commissione Europea di non temporeggiare e di uniformare il limite di mercurio del tonno a quello degli altri pesci. “Esigiamo che le autorità pubbliche rafforzino la regolamentazione e, senza indugi, che i distributori non vendano prodotti che superano il livello di protezione massimo
“, ha dichiarato Camille Dorioz, direttore della campagna di Foodwatch.
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