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TikTok verso la chiusura negli USA: la Corte Suprema decide il destino dell’app

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Una decisione clamorosa scuote gli Stati Uniti: la Corte Suprema ha approvato una legge che potrebbe segnare la fine di TikTok nel paese, privando oltre 170 milioni di utenti americani della loro amata app in appena due giorni. Una sentenza storica che punta direttamente al cuore del dibattito sulla sicurezza nazionale, sulla libertà di espressione e sul ruolo delle grandi piattaforme digitali.

In un colpo durissimo per TikTok e per la sua società madre ByteDance, i giudici hanno stabilito che la normativa non lede i diritti di libertà di parola e che il governo americano ha fornito prove sufficienti sui rischi legati alla proprietà cinese dell’app. “Non c’è dubbio che, per oltre 170 milioni di americani, TikTok rappresenti un outlet unico e vasto per l’espressione, un mezzo di coinvolgimento e una fonte di comunità,” ha dichiarato la Corte. “Ma il Congresso ha determinato che la cessione è necessaria per affrontare le preoccupazioni ben supportate sulla sicurezza nazionale legate alle pratiche di raccolta dati di TikTok e alla sua relazione con un avversario straniero.”

Con questa decisione, la legge rimarrà valida e il divieto scatterà domenica, nonostante le crescenti richieste di rinvio da parte di politici di entrambi gli schieramenti.

Ma la storia non finisce qui. Il Congresso, in un’azione senza precedenti, ha imposto a ByteDance di vendere TikTok o di chiuderla negli Stati Uniti entro il 19 gennaio. Questo provvedimento, che riflette il timore diffuso che l’app possa essere sfruttata da Pechino per spionaggio o propaganda, potrebbe portare alla chiusura di uno dei social più popolari al mondo. Il futuro dell’app ora sembra essere nelle mani di Donald Trump, che lunedì assumerà l’incarico di Presidente.

Nel frattempo, la Casa Bianca ha lasciato intendere che non farà rispettare il divieto prima dell’insediamento del nuovo Presidente. “La legislazione permette un’estensione finché c’è un accordo praticabile sul tavolo,” ha dichiarato Mike Waltz, futuro consigliere per la sicurezza nazionale. “Questo dà tempo al presidente Trump di mantenere TikTok operativo. È stata una grande piattaforma per lui e per la sua campagna per diffondere il suo messaggio ‘America First’, ma vuole anche proteggere i dati degli utenti.”

Anche i leader democratici hanno espresso preoccupazione. Chuck Schumer ha chiesto di ritardare l’entrata in vigore della legge, sottolineando l’impatto potenziale su milioni di utenti e creatori di contenuti. “È chiaro che serve più tempo per trovare un acquirente americano e per evitare di sconvolgere la vita e i mezzi di sostentamento di milioni di americani,” ha affermato Schumer.

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Intanto, TikTok avverte che, se il divieto sarà applicato, l’app “si spegnerà” già domenica, e i suoi legali stanno disperatamente cercando di ottenere un’ulteriore sospensione.

Nonostante il caos, il CEO di TikTok, Shou Chew, non si arrende. Chew parteciperà lunedì all’inaugurazione di Trump, probabilmente come ultimo tentativo per salvare l’app, che è diventata un simbolo culturale e un punto di riferimento per milioni di giovani americani. Resta da vedere se il nuovo Presidente deciderà di applicare o ignorare una legge così controversa, sfidando il sostegno bipartisan che questa ha ricevuto al Congresso.

Foto: [AFP]

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