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Tibet, terremoto devastante: vite spezzate e gelo minacciano la sopravvivenza

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Una tragedia senza precedenti ha sconvolto la regione del Tibet, dove un potente terremoto ha causato almeno 53 vittime e il crollo di “numerosi edifici”, lasciando dietro di sé una scia di devastazione. La scossa, descritta come la più potente degli ultimi cinque anni nella zona, ha colpito la contea di Dingri alle 9:05 del mattino. La magnitudo è stata registrata a 6,8 dal Centro di Rete Sismica Cinese (CENC), mentre l’US Geological Survey l’ha stimata a 7,1. “La contea di Dingri e le zone circostanti hanno sperimentato tremori molto forti, e molti edifici vicino all’epicentro sono crollati”  ha riferito l’emittente statale CCTV.

Le immagini trasmesse mostrano un paesaggio di rovine: case con muri sventrati, detriti disseminati ovunque, un quadro che lascia poco spazio alla speranza per coloro intrappolati sotto le macerie. “Le autorità locali stanno contattando i vari distretti della contea per valutare l’impatto del terremoto”  ha aggiunto Xinhua, l’agenzia di stampa ufficiale.

Nel cuore di questa catastrofe, la popolazione deve affrontare un altro nemico: il gelo. Le temperature, che già toccano i -8 gradi Celsius, sono destinate a scendere fino a -18 durante la notte. Per i circa 62.000 abitanti della contea, situata sul versante cinese del Monte Everest, la sopravvivenza diventa una lotta contro il tempo.

La regione dell’Himalaya, crocevia di due placche tettoniche, è tristemente nota per la sua attività sismica. Il terremoto del 2015 in Nepal, di magnitudo 7,8, provocò quasi 9.000 morti e oltre 22.000 feriti. “Ha tremato molto forte qui, tutti si sono svegliati”  ha raccontato Jagat Prasad Bhusal, funzionario governativo del Nepal, dalla regione di Namche, vicina all’Everest. Nonostante il forte impatto, il Nepal non ha riportato danni significativi o vittime, ha confermato il portavoce del Ministero degli Interni, Rishi Ram Tiwari.

Questo terremoto riporta alla memoria tragedie recenti anche in Cina. Nel gennaio dello scorso anno, un sisma di magnitudo 7,0 al confine con il Kirghizistan causò tre morti e decine di feriti. Ancora più devastante fu il terremoto del dicembre 2023 nella provincia di Gansu, che uccise 148 persone. In quella circostanza, temperature sotto lo zero complicarono ulteriormente i soccorsi, costringendo i sopravvissuti a riscaldarsi intorno a fuochi improvvisati all’aperto.

Mentre i soccorsi continuano, resta alto il timore per le sfide che la ricostruzione comporterà, in una regione tanto affascinante quanto implacabile.

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Foto: Shutterstock

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