Una rivoluzione in piena regola ha scosso l’Asia! Il re di Thailandia ha compiuto un gesto storico firmando la legge che legalizza il matrimonio tra persone dello stesso sesso, rendendo la Thailandia il primo paese del Sud-est asiatico a riconoscere l’uguaglianza matrimoniale. È ufficiale: la Royal Gazette lo ha annunciato martedì, e ora il conto alla rovescia è iniziato. Tra soli 120 giorni, ovvero a gennaio, le prime coppie LGBTQ potranno finalmente celebrare i loro matrimoni, aprendo la strada a un nuovo capitolo di diritti e uguaglianza in tutto il continente.
Il re Maha Vajiralongkorn, con il suo assenso reale, ha sancito una svolta epocale. Il testo di legge, approvato dal parlamento a giugno, ha spazzato via vecchie definizioni di “marito” e “moglie” sostituendole con termini di genere neutro. E c’è di più: le coppie dello stesso sesso avranno gli stessi diritti delle coppie eterosessuali in tema di adozione e eredità. “Abbiamo aspettato troppo a lungo,”
dicono gli attivisti.
Con questa mossa, la Thailandia si unisce a Taiwan e Nepal, diventando il terzo luogo in tutta l’Asia dove le coppie dello stesso sesso potranno sposarsi legalmente. Un passo avanti gigante per un paese che, pur essendo conosciuto a livello internazionale per la sua tolleranza verso la comunità LGBTQ, ha sempre dovuto fare i conti con valori tradizionali e conservatori. “Finalmente anche noi possiamo essere considerati uguali,”
hanno gridato molti cittadini.
Una lotta lunga e difficile
Questa storica vittoria non è arrivata facilmente. Per oltre un decennio, gli attivisti LGBTQ in Thailandia hanno combattuto per questo diritto, ma in un paese spesso travolto da colpi di stato e proteste, il cammino è stato tutto fuorché semplice. Ma oggi, il sole splende finalmente su di loro.
Apiwat Apiwatsayree, uno dei volti più noti della comunità LGBTQ thailandese, e il suo compagno Sappanyoo Panatkool, hanno atteso questo giorno per ben 17 anni. “Siamo stati insieme per così tanto tempo, ma ora possiamo finalmente essere riconosciuti come una vera coppia,” ha detto Apiwat, emozionato. “Il giorno in cui la legge entrerà in vigore, saremo tra i primi a registrare il nostro matrimonio.”
L’ex primo ministro Srettha Thavisin ha giocato un ruolo chiave nel portare questa battaglia a compimento. Fervente sostenitore della comunità LGBTQ, Srettha aveva fatto della parità matrimoniale una delle sue battaglie principali, sostenendo che l’uguaglianza avrebbe rafforzato la famiglia. Purtroppo, Srettha è stato rimosso dall’incarico a causa di una sentenza etica nell’agosto scorso, ma la sua eredità è già scolpita nella storia.
Ora, con Paetongtarn Shinawatra, figlia del controverso ex premier Thaksin Shinawatra, alla guida del governo, resta da vedere come verrà accolto questo cambiamento rivoluzionario da una società ancora in parte legata a radici tradizionali. Ma una cosa è certa: la Thailandia ha fatto un passo che cambierà per sempre il destino della comunità LGBTQ nel paese e in tutta l’Asia.
Foto: AFP