Vladimir Putin alza il livello dello scontro, annunciando che la Russia testerà il micidiale missile ipersonico Oreshnik “in condizioni di combattimento”. È un messaggio chiaro: Mosca è pronta a tutto. Nel frattempo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky invoca disperatamente difese aeree più avanzate per fronteggiare questa nuova minaccia.
In un contesto già segnato dalla paura, il parlamento ucraino è stato chiuso poche ore prima per il rischio imminente di attacchi missilistici. Durante un incontro televisivo con i vertici militari, Putin ha dichiarato: “Continueremo questi test, anche in situazioni di combattimento, a seconda delle minacce alla sicurezza della Russia.”
Ha poi aggiunto che il missile entrerà presto in produzione di serie.
Secondo gli esperti, l’Oreshnik è capace di viaggiare a una velocità dieci volte superiore a quella del suono, con un raggio d’azione di 5.500 chilometri. Questo mette in pericolo diretto gli alleati europei di Kyiv, anche se gli Stati Uniti restano fuori portata. Zelensky, rivolgendosi agli alleati, ha definito l’annuncio russo “una presa in giro delle posizioni di Paesi come la Cina e del Sud globale che chiedono moderazione ogni volta.”
Ha poi sottolineato l’urgenza di rafforzare le difese aeree, essenziali per proteggere il Paese.
La guerra, ormai entrata nel suo terzo anno, sta raggiungendo un punto critico.
Kyiv fatica a mantenere le posizioni sul campo: nella regione di Donetsk, il Cremlino ha annunciato l’occupazione di un altro villaggio, mentre le forze ucraine si ritirano di 200-300 metri al giorno. Nel frattempo, l’economia russa subisce un duro colpo: il rublo è sceso al livello più basso dal marzo 2022.
Le parole di Putin di giovedì hanno scosso l’Occidente. “La Russia si riserva il diritto di colpire i Paesi che consentono a Kyiv di attaccare il nostro territorio,” ha dichiarato il presidente russo, aprendo la possibilità di utilizzare proprio l’Oreshnik per questi attacchi. Intanto, il primo ministro polacco Donald Tusk ha avvertito: “Il conflitto sta entrando in una fase decisiva. Gli eventi delle ultime ore mostrano che il rischio di una guerra globale è più reale che mai.”
Zelensky non nasconde l’urgenza della situazione. L’attacco di giovedì a Dnipro, che sembra aver colpito uno stabilimento aerospaziale, è stato definito dal presidente ucraino “l’ennesimo capitolo della follia russa.” Ha poi lanciato un appello agli alleati: “Qualunque sia la minaccia missilistica russa, non possiamo permetterci di ignorarla.” Con un esercito in difficoltà, il supporto internazionale diventa sempre più vitale.
Non si tratta solo di tecnologia bellica. Secondo il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Lloyd Austin, Mosca starebbe integrando 10.000 soldati nordcoreani nelle proprie forze. “Mi aspetto di vederli presto in combattimento,”
ha dichiarato durante una conferenza stampa.
La corsa per ottenere vantaggi strategici sul campo continua, con il gennaio 2025 e l’arrivo di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti sempre più vicino. Trump ha promesso di porre fine al conflitto, ma non ha chiarito come intende farlo. Nel frattempo, a Mosca, la popolazione si divide. Alexei Peshcherkin, un idraulico di 57 anni, ha espresso fiducia: “La Russia supererà tutto… Nessuno può sconfiggerla.” Tuttavia, altri temono le conseguenze. La dottoressa Yulia Kim ha ammesso: “Temo che questa guerra possa portarci al nucleare.”
Foto: AFP