Onde anomale, alte fino a quattro metri, hanno scatenato il caos lungo le coste dell’Ecuador e del Perù, portando alla chiusura di numerosi porti e alla tragica morte di almeno una persona. In Cile, a Viña del Mar, le autorità hanno lanciato un’allerta preventiva per le onde anomale che si stanno abbattendo lungo la costa.
In Perù, la furia delle onde ha sommerso moli e piazze pubbliche, costringendo gli abitanti a cercare rifugio in zone più alte. Scene impressionanti trasmesse dai media locali mostrano persone in fuga e barche devastate. Secondo la marina peruviana, queste onde letali sono originate da venti persistenti sulla superficie dell’oceano, provenienti dalle coste degli Stati Uniti.
“Nessuno dei pescatori può uscire in mare,” ha detto con rassegnazione Juan Ore, 60 anni, mentre osservava l’inaccessibilità delle acque. E il bilancio è drammatico: 31 pescatori sono stati salvati dalle onde sabato pomeriggio, ma circa 180 rimangono ancora alla deriva, privi di cibo e acqua. “I nostri fratelli e sorelle sono praticamente alla deriva,”
ha denunciato uno di loro alla radio Exitosa, lanciando un grido d’aiuto.
Anche l’Ecuador non è stato risparmiato da questa furia marina. A Manta, le autorità hanno recuperato il corpo di una persona scomparsa. “Alle 6 del mattino, il corpo di una persona dispersa è stato trovato senza vita nel settore Barbasquillo,”
ha dichiarato il Segretariato Nazionale per la Gestione del Rischio sui social media.
La situazione è altrettanto critica nei porti. In Perù, ben 91 porti su 121 sono stati chiusi fino al 1° gennaio, come confermato dal Centro Operativo Nazionale di Emergenza. Le immagini da Lobitos, nel nord del Paese, mostrano gruppi di persone che corrono disperatamente per mettersi in salvo mentre enormi onde travolgono un molo. A Callao, il più grande porto del Perù, molte spiagge sono state interdette e alle imbarcazioni turistiche e da pesca è stato vietato l’accesso al mare.
“C’è un problema grave,” ha commentato il sindaco del distretto di La Cruz, Roberto Carrillo Zavala, dopo aver sorvolato le zone colpite insieme al Ministro della Difesa Walter Astudillo Chavez. “I pescatori sono quelli più colpiti. Speriamo che non accada altro, altrimenti l’impatto sull’economia sarà devastante.”
Il capitano della marina peruviana Enrique Varea ha spiegato che “queste onde sono generate a migliaia di chilometri di distanza, al largo delle coste degli Stati Uniti. Sono onde create da un vento persistente sulla superficie dell’oceano che si sta dirigendo verso le nostre coste.”
Questo fenomeno, iniziato il giorno di Natale, dovrebbe continuare fino al 1° gennaio, come indicato dal Centro Operativo Nazionale di Emergenza.
Intanto, in Ecuador, le autorità hanno avvertito che il mare rimarrà “agitato”
almeno fino al 29 dicembre. Anche la costa centrale cilena, a Viña del Mar, sta fronteggiando il potere distruttivo di onde colossali, che hanno spinto le autorità a mantenere alta l’allerta.
Foto: [Archivio Times Of Malta]