Elon Musk scuote la politica tedesca sostenendo il controverso partito di estrema destra AfD, etichettato come “estremista” dai servizi segreti interni. Il miliardario ha definito il partito come “l’ultima luce di speranza” per una Germania sull’orlo di un collasso culturale ed economico. Una dichiarazione che ha provocato un terremoto mediatico e politico.
In un articolo pubblicato sul giornale conservatore “Welt am Sonntag”, Musk ha ribadito la sua posizione dichiarando: “Solo l’AfD può salvare la Germania”. La sua difesa di un partito noto per le sue posizioni anti-immigrazione e contestato per presunti legami con l’estremismo ha sollevato un polverone, portando alle dimissioni di Eva Marie Kogel, una redattrice senior della testata, che ha annunciato su X: “Oggi è stato pubblicato un pezzo di Elon Musk. Ieri ho presentato le mie dimissioni dopo che è andato in stampa”.
Nonostante alcune sezioni dell’AfD siano ufficialmente classificate come “estremiste”, Musk ha respinto con fermezza questa etichetta. Ha giustificato la sua posizione dichiarando che “la classificazione come partito di estrema destra è chiaramente falsa”, citando come esempio il fatto che Alice Weidel, leader dell’AfD, sia in una relazione con una partner dello Sri Lanka.
Le elezioni in Germania, previste per il 23 febbraio, si avvicinano rapidamente e l’AfD è accreditato di circa il 19% nei sondaggi. Le esternazioni di Musk, che si prepara a svolgere un ruolo cruciale nell’amministrazione del presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump, hanno suscitato accuse di interferenza nella democrazia tedesca.
Andreas Audretsch, direttore della campagna del partito dei Verdi, ha commentato duramente: “Non possiamo permettere che persone come Elon Musk, lo Stato cinese o le fabbriche di troll russe minino le nostre democrazie in Europa”.
L’Associazione dei Giornalisti Tedeschi (DJV) ha espresso indignazione per la pubblicazione dell’articolo, definendolo una forma di propaganda elettorale. Mika Beuster, leader dell’associazione, ha dichiarato: “I media tedeschi non devono trasformarsi in megafoni per autocrati e i loro alleati”.
Nel frattempo, anche il nuovo direttore editoriale del “Welt”, Jan Philipp Burgard, ha preso le distanze dalle opinioni di Musk, scrivendo: “Anche un genio può sbagliare”. Burgard ha definito l’AfD “un pericolo per i nostri valori e la nostra economia” e ha sottolineato che Bjoern Hoecke, leader dell’AfD in Turingia, è stato più volte condannato per l’uso di slogan nazisti vietati.
Il gruppo editoriale Axel Springer, proprietario del “Welt”, include anche il tabloid “Bild”, il giornale più letto in Germania.
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