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Messaggi razzisti riemergono negli Stati Uniti: indaga l’FBI

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Un’ondata di odio ha travolto gli Stati Uniti dopo la rielezione di Donald Trump, e il paese sembra essere tornato a un’epoca buia e vergognosa. Messaggi scioccanti e intrisi di razzismo hanno invaso i telefoni di migliaia di afroamericani in stati come North Carolina, Virginia, Alabama e Pennsylvania. Un messaggio, in particolare, ha lasciato senza parole: “Presentati in piantagione per raccogliere cotone” . È un orrore che sembrava appartenere al passato, ma che ora si ripresenta con una brutalità disarmante.

La tragica realtà di eleggere un presidente che, storicamente, ha abbracciato e talvolta alimentato l’odio, si sta rivelando sotto i nostri occhi , ha dichiarato Derrick Johnson, leader della NAACP. In un clima politico che alimenta il risentimento razziale, persino alcuni elettori neri hanno dato il loro sostegno a Trump. Ma quale prezzo stanno pagando? La comunità nera è nuovamente sotto attacco, vittima di un’ondata di odio senza precedenti.

Le origini di questi messaggi non sono ancora chiare, ma l’FBI ha avviato un’indagine per far luce su questa nuova minaccia. Intanto, si moltiplicano le denunce: studenti delle università dell’Alabama hanno ricevuto messaggi firmati da sedicenti “sostenitori di Trump”. Margaret Huang, responsabile della Southern Poverty Law Center, non ha esitato a definire questa situazione “uno spettacolo pubblico di odio e razzismo che ridicolizza la nostra storia di lotta per i diritti civili” .

Sui social, la rabbia esplode. Uno degli screenshot più inquietanti recita: “Sei stato selezionato come schiavo domestico presso Abingdon Plantation. È obbligatorio”. A postare il messaggio è stato Joshua Martin, che ha aggiunto: “Queste persone hanno sempre pensato in questo modo; ora si sentono autorizzate a dirlo apertamente” .

Nel 2023, gli Stati Uniti hanno registrato almeno 11.447 crimini d’odio, oltre la metà dei quali motivati dall’etnia, secondo i dati dell’FBI. E il 30,3% delle vittime erano afroamericani. Un dato che continua a riflettere l’ombra lunga della schiavitù, una ferita mai davvero rimarginata. Tra il 1525 e il 1866, oltre 12,5 milioni di africani furono deportati attraverso l’Atlantico, costretti a lavorare nelle piantagioni americane come schiavi, trattati alla stregua di merce.

Foto: AFP

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