Malta

“l’ue lancia il divieto di fumo all’aperto: cosa cambierà per i fumatori europei”

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Un’onda di cambiamento sta per travolgere le abitudini dei fumatori in tutta Europa! L’Unione Europea sta spingendo per un divieto di fumo radicale in numerosi spazi pubblici all’aperto, tra cui parchi giochi e terrazze dei caffè. Il messaggio è chiaro: la lotta al fumo non si ferma più solo tra le mura chiuse, ma invaderà anche gli spazi all’aperto dove la salute di bambini e giovani è a rischio.

Martedì, i ministri della salute dei 27 Stati membri dell’UE hanno adottato una raccomandazione storica durante il loro incontro a Bruxelles, puntando decisamente a eliminare il fumo passivo e lo svapo. Ma questo non è un passo qualsiasi. Si tratta di un cambiamento epocale che non lascerà indifferenti: la protezione dei più giovani dai pericoli del fumo passa attraverso leggi più dure e restrittive. L’Unione Europea è pronta a combattere la battaglia finale contro il tabacco. “L’accordo di oggi è un passo fondamentale verso il nostro obiettivo di una generazione senza tabacco in Europa, ed è cruciale per proteggere i nostri bambini e giovani dagli effetti dannosi del fumo passivo ,” ha dichiarato Oliver Varhelyi, commissario europeo per la salute.

Ma attenzione: questa raccomandazione non è vincolante. La salute è una questione che spetta ai singoli Stati membri decidere, ma ciò non impedisce che questa misura faccia da apripista per politiche ancora più stringenti. La strada è tracciata e i Paesi membri sono ora chiamati a riflettere su come ridurre drasticamente le malattie e le morti legate al fumo. La proposta ha ottenuto il via libera da tutti, tranne che da Germania e Grecia, che si sono astenuti, evidenziando le divisioni politiche che animano il dibattito.

Un divieto che fa discutere a Malta

Mentre l’Europa si divide, a Malta l’idea di un divieto di fumo parziale trova un enorme supporto. Secondo un sondaggio Eurobarometro dello scorso giugno, l’idea di vietare il fumo in luoghi pubblici come parchi, spiagge e ingressi di edifici pubblici è supportata dal 73% dei maltesi, un numero decisamente superiore alla media UE del 56%. È una conferma di quanto la salute pubblica stia diventando una priorità, e la spinta a estendere il divieto di fumo a nuove categorie di prodotti sta trovando consensi anche tra le forze politiche.

La raccomandazione dell’UE, infatti, punta a includere non solo le tradizionali sigarette, ma anche prodotti emergenti come le sigarette elettroniche e i dispositivi per il tabacco riscaldato, che stanno diventando sempre più popolari tra i giovani. I governi sono invitati a proteggere i cittadini anche da questi nuovi rischi, estendendo il divieto di fumo anche in ambienti chiusi come uffici e edifici pubblici, ma non solo. Anche alcuni spazi all’aperto, come piscine, spiagge, zoo, bar sui tetti e terrazze dei ristoranti potrebbero diventare “zone no-fumo”.

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Il piano UE per battere il tabacco

Questo intervento si inserisce in un ambizioso piano dell’UE che punta a ridurre la percentuale di fumatori da circa il 25% attuale a meno del 5% entro il 2040. È il “Piano per battere il cancro”, una missione che vuole eliminare uno dei principali killer del nostro tempo. Secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il tabacco uccide ogni anno più di otto milioni di persone in tutto il mondo, e il fumo passivo uccide circa 1,3 milioni di non fumatori. Le sigarette elettroniche non sono esenti: anch’esse rilasciano nicotina e altre sostanze tossiche dannose per la salute, non solo per i fumatori ma anche per chi le respira passivamente.

Ma il dibattito resta acceso. Trattare il fumo tradizionale e lo svapo allo stesso modo continua a dividere l’Europa. Italia e Romania, in una dichiarazione congiunta prima della votazione, hanno contestato l’idea di estendere il divieto anche ai dispositivi di svapo, ritenendo che non ci fosse una base scientifica sufficiente a giustificare la misura. Eppure, entrambi i Paesi hanno comunque votato a favore della raccomandazione. Germania e Grecia si sono invece astenuti, sollevando questioni relative alla competenza delle singole regioni su tali questioni, e mettendo in discussione l’efficacia di tali misure all’aperto.

Vediamo il divieto di fumo all’aperto come una violazione della libertà individuale ,” ha dichiarato Pietro Fiocchi, un deputato del gruppo di estrema destra ECR, criticando la proposta e la sua limitazione della libertà personale. L’idea di un divieto generalizzato di fumo all’aperto è stata respinta dal Parlamento europeo la scorsa settimana, con 378 voti contrari e solo 152 favorevoli. Il dibattito, dunque, è ben lontano dall’essere concluso.

Foto: [Archivio Times Of Malta]

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