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L’odore della rovina: la Spagna lotta contro il fango e la decomposizione

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Un mare di fango e acqua stagnante ha trasformato i paesi spagnoli in un incubo a cielo aperto, più di dieci giorni dopo le peggiori alluvioni che la Spagna ricordi da decenni. L’odore, un mix nauseante di decomposizione e putrefazione, soffoca l’aria e alimenta i timori per la salute pubblica.

“È la carne marcia,”  racconta Toni Marco, indicando i resti di un supermercato devastato a Sedavi. Da lì, un tanfo insopportabile si diffonde per le strade. La carne, ormai putrida dopo che le alluvioni hanno tolto corrente ai frigoriferi, è stata rimossa solo di recente, spiega Marco, dipendente di un’azienda privata di pulizie.

Catarroja, una città poco distante, è ancora sommersa dal fango, mentre un odore acre e soffocante si mescola al dolore dei sopravvissuti. Le strade, un tempo brulicanti di vita, ora emanano miasmi che variano da “sgradevoli” a “insopportabili”, a seconda del materiale in decomposizione che giace sotto la coltre fangosa. “Ogni tipo di materia produce un odore diverso,”  spiega Angel Aldehuela, un vigile del fuoco di Siviglia. Sotto il fango potrebbero essere sepolti anche animali morti.

“Non è necessario che ci siano corpi umani,” aggiunge Miguel Rodilla, biologo dell’Università Politecnica di Valencia. “Basta la materia organica in decomposizione per generare questi odori ai quali non siamo abituati.”

L’aria diventa un nemico invisibile

In scene che ricordano i giorni più bui della pandemia, soccorritori, volontari e residenti indossano mascherine e guanti per proteggersi. Alcuni si lamentano di mal di testa e vertigini, causati dall’odore penetrante. “Respirare quest’aria non è il massimo,” ammette Rodilla, “ma servirebbero concentrazioni ben più alte per renderla tossica.”

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Intanto, il Ministro della Salute Monica Garcia cerca di rassicurare: “L’acqua stagnante può causare disturbi gastrointestinali o polmonite, ma al momento non ci sono segnali di epidemie.”  Le autorità sanitarie della regione di Valencia confermano che non ci sono focolai di malattie infettive, ma avvertono che la situazione rimane delicata.

L’incubo degli insetti

Gli emendamenti prevedono misure per contrastare la proliferazione di zanzare e altri insetti potenzialmente portatori di malattie. Aldehuela avverte che “il fetore peggiorerà, senza dubbio,”  e prevede che l’odore rimarrà insopportabile per almeno un’altra settimana.

Non ovunque, però, regna la desolazione: nelle aree dove il fango è stato rimosso rapidamente, il profumo di pane e frutta ha già preso il posto della putrefazione, racconta Javier Marcos, responsabile dell’unità emergenze dell’esercito.

La tensione tra i cittadini, però, è palpabile. Sabato, manifestazioni di protesta animeranno Valencia e altre città: i residenti colpiti puntano il dito contro le autorità, accusandole di aver sottovalutato e mal gestito l’emergenza.

Foto: AFP

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